Sotto una valanga al Curò
Resta grave il 43enne di Parre

Restano gravissime ma stazionarie le condizioni di Andrea Imberti, il 43enne di Parre, rimasto sotto una valanga domenica mattina 21 novembre sul sentiero del Curò che stavano percorrendo, a Valbondione.

Restano gravissime ma stazionarie le condizioni di Andrea Imberti, il 43enne di Parre, rimasto sotto una valanga domenica mattina 21 novembre sul sentiero del Curò che stavano percorrendo, a Valbondione. Imberti stava facendo un'escursione con altri due bergamaschi e la loro gita si è trasformata in tragedia. Imberti è ricoverato ai Riuniti di Bergamo e le sue condizioni restano critiche, l'amico è invece riuscito a liberarsi dalla valanga, che gli aveva seppellito solo le gambe, mentre il terzo compagno ha schivato del tutto il muro di neve e ha subito dato l'allarme, chiamando il 118.

La valanga è scesa intorno alle 9 e solo dopo ben quattro ore di difficili ricerche, viste le condizioni del tempo e il rischio di ulteriori valanghe, Imberti è stato ritrovato, sotto un metro e mezzo di neve, dai volontari del Soccorso alpino, che hanno raggiunto la zona in tempi rapidissimi (anche se a piedi, perché gli elicotteri non potevano volare proprio per il maltempo).

Il quarantatreenne è stato trasportato d'urgenza ai Riuniti di Bergamo e sottoposto a un delicato trattamento di riscaldamento extracorporeo del sangue: il suo cuore, fermo da quattro ore, ha ripreso a battere, tra lo stupore e la soddisfazione degli stessi medici. Resta comunque gravissimo: si trova ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Anestesia 2 e sotto continuo monitoraggio.

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