Baby gang aggredisce 16enne
La madre: «Chi ha visto parli»

«Hanno aggredito mio figlio, senza alcun motivo, con calci e pugni, poi se ne sono andati». Inizia così il racconto di Raffaella Bordogna, ex capogruppo del Carroccio a Palafrizzoni, riferendo quanto accaduto lunedì 28 dicembre al figlio A.O.

«Hanno aggredito mio figlio, senza alcun motivo, con calci e pugni in faccia e in tutto il corpo, poi se ne sono andati». Inizia così il racconto di Raffaella Bordogna, ex capogruppo del Carroccio a Palazzo Frizzoni, riferendo quanto accaduto nel tardo pomeriggio di lunedì 28 dicembre a suo figlio A.O.

«Era una vera e propria baby gang quella che lo hanno picchiato a sangue. Ora spero che qualche telecamera di sorveglianza abbia registrato quelle immagini, oppure che qualche testimone dell'accaduto si faccia avanti. Nessuno è comunque intervenuto in difesa di mio figlio».

Tutto inizia poco prima delle 18,30. A.O., studente di 16 anni, esce dalla propria abitazione di via Pignolo Alta per recarsi al vicino supermercato Pam. Fatto l'acquisto, esce e un gruppetto di circa 5-6 persone - presumibilmente extracomunitari - lo accerchia. «Prima lo hanno apostrofato e insultato con parolacce di ogni tipo - dice la madre - poi lo hanno spintonato, fatto cadere a terra e lì è iniziato il pestaggio a calci e pugni».

Il gruppetto era composto da ragazzi fra i 14 e i 16 anni che poi si è subito allontanato. Nessuno ha tentato di bloccare i giovani, anche se sicuramente qualcuno deve aver notato la scena.

«Appena si è rialzato - continua Bordogna - alcune persone hanno chiesto a mio figlio se conosceva quei tipi, lui ha risposto di no ed è tornato a casa sanguinante. Poi abbiamo allertato i carabinieri che sono giunti sul posto, ma gli autori del pestaggio se n'erano già andati. Questa mattina sporgeremo querela. Abbiamo inoltre interessato l'assessore alla sicurezza Inverizzi affinchè si possa verificare se vi sono telecamere che possano aver ripreso la scena».

Il figlio sedicenne è stato medicato e oggi con ogni probabilità sarà sottoposto a una nuova visita per accertare che non possa avere complicazioni dovute alle ferite. In ogni caso ne avrà sicuramente per alcuni giorni.
Il racconto di Bordogna finisce con un appello: «Mi rivolgo a coloro che hanno visto quanto accaduto, affinchè lo facciano presente ai carabinieri. Il loro aiuto sarà importante per risalire alla baby gang».

Sui motivi del pestaggio Bordogna non sa dare spiegazioni: «Il mio impegno politico non c'entra in alcun modo. E' impossibile che quei ragazzi sappiano che quel 16enne era mio figlio e poi non ne vedo alcuna ragione. E questo mi fa ancora più paura»

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