Livorno, tuffo di Capodanno per Yara
con maglietta e dedica per la 13enne

Un tuffo in mare a Livorno con una maglietta con una scritta per Yara di Brembate Sopra. E' quanto ha voluto indossare un volontario della protezione civile al tradizionale tuffo di Capodanno della cittadina toscana  assieme a 170 persone entrate in acqua dagli scogli della Rotonda d'Ardenza, e tra questi anche il sindaco Alessandro Cosimi. Il tuffo di capodanno è nato 21 anni fa. Ad assistere al bagno, dal lungomare, diverse centinaia di persone divertite.

Il volontario della protezione civile, dopo il tuffo ha portato, a corsa, insieme a un gruppo di podisti, la maglietta al Santuario mariano di Montenero, luogo dove molti vanno per chiedere grazie alla Madonna, ed ha annunciato di volerne portare una alla famiglia della giovane scomparsa.

Un altro gesto di solidarietà verso Yara a Torino alla Marcia della Pace, tradizionale appuntamento con cui l'associazione Sermig trasforma i festeggiamenti del Capodanno in un momento di riflessione. Giovani da tutta Italia hanno preso parte prima al Cenone del Digiuno, nell'auditorium dell'Arsenale della Pace, poi alla sfilata per le strade di Torino con l'icona di Maria Madre dei Giovani e un' immagine dell'Ottocento arrivata dalla Russia, fino in Duomo dove l'arcivescovo Cesare Nosiglia ha celebrato la messa. La riflessione di quest'anno si è concentrata sul tema "Per una storia diversa, un diverso stile di vita". Ernesto Olivero ha ricordato il terremoto di Haiti, i profughi del Sinai, i morti di freddo, i cristiani perseguitati. Una preghiera è stata dedicata a Yara, la ragazza scomparsa "perchè, come tutti i bambini rapiti, possa tornare a casa, dalla sua famiglia e comunità meravigliose". L'equivalente del cenone, versato dai giovani, verrà devoluto a favore dei progetti di solidarietà del Sermig che, tra l'altro, ha organizzato una raccolta di generi alimentari per le popolazioni della Georgia.

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