Nicora ai Riuniti: «Il manager
è il buon padre di famiglia»

Direttore sanitario - dove ha lavorato per 8 anni, prima come direttore di presidio - all'ospedale Niguarda di Milano, il primo ospedale della Lombardia e il terzo in Italia: dal 1° gennaio 2011 Carlo Nicora è il nuovo direttore generale degli Ospedali Riuniti.

Direttore sanitario - dove ha lavorato per 8 anni, prima come direttore di presidio - all'ospedale Niguarda di Milano, il primo ospedale della Lombardia e il terzo in Italia: dal 1° gennaio 2011 Carlo Nicora è il nuovo direttore generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, al posto di Carlo Bonometti.

Ecco uno stralcio dell'intervista pubblicata sull'edizione del 12 gennaio del L'Eco di Bergamo. Per i lettori del nostro sito è disponibile anche un'intervista audio, che trovate negli allegati qui a lato.


Direttore, secondo lei perché hanno scelto proprio lei?
Bisognerebbe chiederlo a Formigoni e alla Giunta regionale.

In vista del trasloco dai vecchi Riuniti al nuovo ospedale, in molti si aspettavano la riconferma di Bonometti, nella logica che chi ha iniziato un'opera di solito la finisce.
Noi che svolgiamo questo lavoro siamo a disposizione del sistema salute della Regione: un sistema ha degli obiettivi da raggiungere, e nel sistema salute il primo  è dare risposte ai bisogni della gente. A Bergamo c'è il nuovo ospedale, il trasloco che incombe: posso mettere sul tavolo la mia disponibilità al servizio della cittadinanza, con l'esperienza di 8 anni al Niguarda.

Al Niguarda, da direttore sanitario, ha già affrontato l'impegno di un trasloco. Qui arriva da dg, con un trasloco da affrontare, ed è anche medico. Un medico può davvero essere un manager?

Non credo che serva studiare da manager, per me il manager è il buon padre di famiglia: è colui che ha la capacità di trovare soluzioni adatte ai problemi. In questo caso, in sanità, il direttore generale, con sanitario e amministrativo, è colui che lavora per far girare al meglio la "macchina" ospedale. Una macchina che è fatta da medici, in primo luogo. Quindi essere manager e anche medico può darmi una opportunità in più.

Leggi tutta l'intervista su L'Eco di Bergamo

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