Ferrovie, aumenti dal 1° febbraio
Pendolari: il servizio va sempre peggio

Mentre è ormai prossima la prima tranche di aumenti tariffari, gli indici di affidabilità di novembre mostrano un servizio all'insegna... dell'inaffidabilità. Sono infatti 15 le linee che non hanno raggiunto l'indice minimo stabilito.

Mentre è ormai prossima la prima tranche di aumenti tariffari del 10% (per i servizi ferroviari del 12,39% in quanto ingloberà l'adeguamento automatico del 2010 non ancora applicato), gli indici di affidabilità di novembre mostrano per quel mese un servizio all'insegna dell'inaffidabilità. Sono infatti 15 le linee che non hanno raggiunto l'indice minimo di affidabilità che Regione e Gestori hanno stabilito per il riconoscimento del bonus ordinario.

«Nonostante queste prestazioni dei trasporti ferroviari inaccettabili per un Paese civile e una Regione che vuole definirsi progredita, e nonostante tutti i trucchi messi in atto per fingere che ci siano miglioramenti, incluso il mantenimento in circolazione di decine di carrozze che viaggiano fuori servizio perché non hanno le condizioni minimali di sicurezza e di dignitosità, la Regione Lombardia ha deciso ugualmente di applicare gli aumenti tariffari - commenta il Coordinamento dei Comitati Pendolari Regione Lombardia -. Il risultato di novembre è una ulteriore dimostrazione del caos nel quale il servizio ferroviario regionale ricade in ogni stagione invernale, rendendo sin d'ora, a maggior ragione, del tutto ingiustificata anche la seconda tranche di aumenti annunciata dal primo maggio, per la quale non sono ancora noti gli indicatori “definiti e misurabili” e, aggiungiamo noi, opportunamente addomesticati, soprattutto nel caso siano decisi bilateralmente da Regione e gestori senza tenere conto del parere degli utenti».

Poi una richiesta di spiegazione sui titoli di viaggio di nuova introduzione: «Attendiamo al varco Regione, gestori ed Enti locali alla verifica della loro effettiva disponibilità dall'1 febbraio, che dovranno infatti essere disponibili in un “congruo” numero di punti di vendita sul territorio e, ovviamente, accompagnati da adeguata pubblicizzazione e istruzioni per l'utilizzo».

Per raccogliere le segnalazioni dei viaggiatori verrà creata un'apposita sezione sul sito www.patto.ilpendolare.com, dove prosegue anche la petizione contro gli aumenti tariffari e i tagli ai finanziamenti per il trasporto pubblico.

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