«Aiuti i lavoratori precari della Cri»
Lettera dei sindacati al Presidente

Con una lunga lettera, recapitata in Prefettura a Bergamo dove era atteso il Presidente della Repubblica, Gian Marco Brumana e Mario Gatti, rispettivamente della Fp-Cgil e della Cisl-Fp provinciali, si sono rivolti a Napolitano affinché intervenga per «ristabilire lo stato di diritto e venga data finalmente dignità e serenità a quei lavoratori e lavoratrici da troppo tempo relegati al ruolo di "eterno precario" che sempre più è insostenibile».

I lavoratori a cui si fanno riferimento i sindacati sono quelli del soccorso extraospedaliero di urgenza-emergenza svolto dalla Croce Rossa Italiana. In Lombardia lavorano per la Cri, in convenzione col Servizio di urgenza ed emergenza del 118, o più propriamente con l'Agenzia Regionale di Emergenza e Urgenza (AREU), circa 560 dipendenti a tempo determinato e 200 lavoratori somministrati.

Nella lettera è stato segnalato a Napolitano che «la maggior parte di questi lavoratori subisce continue proroghe di contratto, di varia durata, che si ripetono da dieci anni, in molti casi da quindici fino a venti».
 
Nell'allegato il testo integrale della lettera

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