Pm10, Legambiente denuncia:
a gennaio 22 volte oltre il limite

Nel primo mese del 2011 Bergamo ha già superato 22 volte il limite delle polveri sottili: lo rivela uno studio di Legambiente Bergamo che torna in campo per chiedere che chi ha la responsabilità faccia le scelte giuste, scelte coraggiose.

Nel primo mese del 2011 Bergamo ha già superato 22 volte il limite delle polveri sottili: lo rivela uno studio di Legambiente Bergamo che torna in campo per chiedere che chi ha la responsabilità faccia le scelte giuste, scelte coraggiose.

«Abbiamo da poco finito i conteggi sul 2010 - scive Legambiente Bergamo - rilevando come la qualità dell'aria nell'anno passato sia leggermente migliorata, ma che è necessario intervenire in maniera decisa perché i livelli delle polveri sottili sono ancora largamente sopra i limiti. Abbiamo passato questo mese a sentire i nostri politici riempirsi la bocca di frasi sul miglioramento della qualità dell'aria».

«Oggi - prosegue l'associazione - stiamo leggendo i dati di gennaio 2011. Nelle due centraline che misurano la contaminazione dell'aria di Bergamo (via Meucci e via Garibaldi) i livelli di Pm10 hanno superato il limite dei 50 µg/m3 almeno 22 volte, contro un numero massimo di superamenti annui permessi di 35. I primi giorni di febbraio hanno segnato altri superamenti. La stessa situazione è rilevata nelle altre contraline poste nella pianura bergamasca, sia entro che fuori della cosiddetta “zona critica”».

«Come a dire - prosegue Legambiente - che per conservare la salute a Bergamo bisognerebbe non respirare due giorni su tre. E comunque, se continuiamo a questo ritmo, entro febbraio avremo superato il numero di superamenti permessi in un anno».

Osservando i dati del parametro PM2,5 che misura la frazione più fine delle polveri ove sono concentrate le nanoparticelle più pericolose, la situazione - dice Legambiente Bergamo - è ugualmente o anche più negativa. La concentrazione media annua a Bergamo, rilevata dalla centralina di via Meucci, è stata di 28 µg/m3 nel 2009 e 27 µg/m3 nel 2010, contro un limite di 25 µg/m3 che entrerà in vigore nel 2015 e di 20 µg/m3 nel 2020. Nel mese di gennaio la media delle PM2,5 è stata superiore a 50 µg/m3 quando la Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che il limite da non superare per evitare effetti sulla salute è di 10 µg/m3».

«Avevamo chiuso l'anno - conclude l'associzione - chiedendo che la politica si assumesse le sue responsabilità per la tutela della salute dei cittadini, ed in particolare dei più deboli: sappiamo che non è facile, ma non sono scelte facili quelle che possono cambiare una situazione grave come questa. Serve avere il coraggio di cambiare e di fare delle scelte. O vogliamo affidarci ad uno stregone che fa la danza della pioggia?».

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