Ultrà: interrogatori al via in Procura
Venerdì ascoltato anche Ruggeri

Scattano gli interrogatori in Procura. Venerdì saranno interrogati tre ultrà, tra cui il «Bocia», accusati di associazione per delinquere, mentre sarà ascoltato come testimone l'ex presidente atalantino Alessandro Ruggeri. Lunedì sarà il turno di Cristiano Doni, nemmeno lui indagato.

Interrogatori al via in Procura per l'inchiesta sugli ultrà atalantini. Venerdì 11 febbraio, davanti al gip Alberto Viti, saranno sentiti i tre tifosi accusati di associazione per delinquere, ovvero Claudio «Bocia» Galimberti, il leader della Curva Nord, sottoposto a divieto di dimora nella Bergamasca, «Paso» (F. P., 26 anni, di Crema) e «Rasta» (A. Q., 23 anni, di Stezzano), ambedue con l'obbligo di firma.

Ma venerdì 11, precisamente alle 14,30, e non lunedì prossimo come sembrava in un primo momento, sarà ascoltato come testimone l'ex presidente atalantino Alessandro Ruggeri. Confermata invece per lunedì 14 febbraio alle 12,30 la presenza di Procura di Cristiano Doni, mentre nei prossimi giorni dovrebbero essere sentiti anche Bellini, Tiribocchi, Acquafresca (attualmente al Cagliari) e l'ex allenatore nerazzurro Conte (ora al Siena).

Ricordiamo che non c'è nessun giocatore o ex dirigente nerazzurro indagato. Gli inquirenti vogliono però chiarire la natura dei rapporti tra i tesserati atalantini che sono stati intercettati in conversazioni telefoniche e la frangia più violenta del popolo ultrà. Un rapporto che è stato definito da chi indaga quantomeno imbarazzante.

I tifosi atalantini sono indagati con la grave accusa di associazione per delinquere finalizzata a compiere atti di guerriglia (per i politici leghisti Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio, e Alberto Maffi, sindaco di Gandosso, si parla di concorso esterno), che il gip Viti ha già peraltro considerato insussistente dopo l'esame dei semplici indizi.

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