Maxi sequestro di prosciutti
L'azienda: «Era merce resa»

Dopo un controllo effettuato dai carabinieri del Nas di Brescia al salumificio Ims di Ardesio, quasi due tonnellate di prosciutti sono stati posti sotto sequestro perché, secondo le accuse, erano in «cattivo stato di conservazione».

Dopo un controllo effettuato dai carabinieri del Nas di Brescia al salumificio Ims di Ardesio, quasi due tonnellate di prosciutti sono stati posti sotto sequestro perché, secondo le accuse, erano in «cattivo stato di conservazione».

Nel mirino sarebbe finito un quantitativo di prosciutti e altri prodotti carnei (lardo e cuori di maiale) conservati in una cella frigorifera. I prodotti sarebbero stati non correttamente congelati e sarebbero in corso accertamenti per stabilirne provenienza e destinazione.

La Ims Spa è una nota azienda bergamasca: produce, fra l'altro, il prosciutto «Ca' del Botto», salume tipico bergamasco entrato nel paniere dei prodotti tipici d'eccellenza della Regione. Luca Chiesa, in qualità di procuratore della Ims, è intervenuto per replicare, sostenendo che, al contrario, la procedura seguita è stata improntata al rispetto delle regole:

«Si trattava solo di prodotti resi - dice Chiesa - destinati non al consumo, bensì alla distruzione (avevamo anche apposto la scritta "prodotto non destinato al consumo umano"), e stoccati nella cella frigorifera in attesa dello smaltimento».

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