Daniel, l'appello della mamma:
«Torna, nessuno ti vuole male»

Ora dopo ora vive in trepidante attesa, sperando che dall'altra parte del telefono qualcuno la chiami per dirle che suo figlio Daniel è stato ritrovato, sano e salvo. Elena Rivola ha trascorso nella sua villetta di Martinengo la quinta giornata d'angoscia.

Ora dopo ora vive in trepidante attesa, sperando che dall'altra parte del telefono qualcuno la chiami finalmente per dirle che suo figlio Daniel è stato ritrovato, sano e salvo. Giovedì 24 febbraio Elena Rivola ha trascorso nella sua villetta di Martinengo la quinta giornata d'angoscia, lontana dall'amato figlio che non vede da sabato sera.

I contatti telefonici col marito Pasquale, impegnato nelle ricerche nel Canavese con l'altro figlio David, si sono diradati, segno di una situazione senza novità che non può che lasciare spazio alla preoccupazione. «La speranza è l'ultima a morire» continua a ripetere la donna, segnata in volto dalla stanchezza e da una snervante attesa che sembra non voler darle tregua.

Elena Rivola ha voluto lanciare l'ennesimo accorato appello al figlio Daniel e a quanti potrebbero incontralo sulla loro strada: «Ti prego, dacci un segno di vita Daniel, esci allo scoperto perché nessuno ti vuol far del male. Tutti vogliono aiutarti e risolvere questa situazione che ci tiene in ansia. Fallo per te, ma anche per mamma, papà, tuo fratello, che non vedono l'ora di riabbracciarti».

A Martinengo non si parla d'altro e Daniel è definito come un ragazzo tranquillo, senza grilli per la testa. Ne è convinta anche Annick Volamamy, barista della caffetteria osteria «Ai due leoni», locale che Daniel frequenta nel fine settimana: «Lo conosco bene ed è un ragazzo posato, timido e gran lavoratore. Non l'abbiamo mai visto bere un alcolico».

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