Acqua, Roma contro Milano
Ricorso alla Corte Costituzionale

Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale sul servizio idrico integrato (varata solo nel dicembre 2010), facendo ricorso alla Corte costituzionale.

Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale sul servizio idrico integrato (varata solo nel dicembre 2010), facendo ricorso alla Corte costituzionale.

«Per ora abbiamo ricevuto la comunicazione del governo, non il testo del ricorso, che pare, però, si appunti solo su un aspetto della legge, quello dell'istituto della patrimoniale dei Comuni. Se così fosse, siamo tranquilli, perché è l'aspetto più "pubblicistico" della nostra legge, già previsto, tra l'altro, da una legge nazionale», precisa l'assessore regionale all'Ambiente Marcello Raimondi.

La materia è complessa e Raimondi cerca di chiarirla: «Per garantire la proprietà pubblica delle reti, e valorizzarla con funzione attiva, abbiamo istituito la patrimoniale dei Comuni (peraltro già attiva in diverse province e già prevista da una norma del 2003), che stabilisce, appunto, che la proprietà della rete resti ai Comuni e ne conferisce la valorizzazione a società patrimoniali interamente pubbliche».

Le patrimoniali sono previste dalla legge nazionale, ma non dal Codice dell'Ambiente, per questo pare che ci sia stato un accanimento da parte di questo ministero. «Siamo tranquilli su questo ricorso – assicura Raimondi – perché quella delle patrimoniali è una norma nazionale già vigente e mai inficiata da alcuna sentenza. Per cui se la Corte dei Conti dovesse accogliere questo ricorso entrerebbe in contraddizione con se stessa».

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