Via Rampinelli bloccata al traffico
Don Corinno: finisce un incubo

In via Rampinelli, dove c'è la casa della famiglia Gambirasio, è stato bloccato il traffico in un'area di circa 200 metri per impedire a chiunque di avvicinare l'abitazione. Dalla famiglia si è presentato don Corinno che non è però entrato in casa: «Così - ha detto - finisce un incubo».

In via Rampinelli, dove c'è la casa della famiglia Gambirasio, è stato bloccato il traffico in un'area di circa 200 metri per impedire a chiunque di avvicinare l'abitazione. La zona è presidiata da polizia locale, carabinieri e volontari della protezione civile, gli stessi che per mesi avevano partecipato alle ricerche di Yara.

Nel paese vige peraltro ancora l'ordinanza del sindaco per cui gli operatori televisivi non possono sostare nella zona immediatamente vicina alla casa. A casa dai genitori di Yara sono arrivati il sindaco di Brembate Antonio Locatelli e don Corinno Scotti, il parroco di Brembate Sopra che proprio nella giornata di venerdì aveva rilasciato un'intervista a L'Eco di Bergamo su Yara e su come il paese di Brembate stava vivendo questa tragedia. Don Corinno è stato molto vicino in questi tre mesi alla famiglia Gambirasio: «Vado a trovare Maura e Fulvio un paio di volte la settimana - ha raccontato nell'intervista pubblicata sul giornale di oggi -. È una famiglia molto provata, che vive chiusa nel suo dolore. Riservati lo sono sempre stati, è il loro modo di vivere la sofferenza, la speranza, l'attesa. Si sostengono a vicenda, ma col passare del tempo la fatica è più grande».

Don Corinno e Locatelli non sono entrati nell'abitazione, ma si sono fermati davanti alla porta di casa della famiglia per poi andarsene da via Rampinelli. Il sacerdote, già alla fine della Messa delle 18, aveva annunciato ai parrocchiani la notizia del ritrovamento: «Mi ero ripromesso di non dire nulla - ha detto poco prima della benedizione finale -, ma non c'è la faccio a tenermi nel cuore questa notizia. Circolano voci che sia stata ritrovata Yara» ha detto con gli occhi lucidi. Don Corinno, in sacrestia, ha poi parlato con alcuni parrocchiani: «Così finisce un incubo - ha detto -. Suonerò le campane a festa quando ci sarà la conferma ufficiale. I genitori di Yara ora potranno avere una tomba su cui pregare e piangere».

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