Yara, analisi sulla terra tra le mani
Il perito cercherà essenze vegetali

I carabinieri hanno recintato nuovamente il terreno incolto di Chignolo dove sabato è stato trovato il cadavere di Yara. Oggi l'anatomopatologa Cristina Cattaneo cercherà essenze vegetali e pollini per capire se la terra trovata tra le mani di Yara sia compatibile con quella del campo in cui sono stati trovati i suoi resti.

I carabinieri di Capriate e i colleghi del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Treviglio hanno recintato nuovamente il terreno incolto di Chignolo dove sabato pomeriggio è stato trovato il cadavere di Yara Gambirasio.

I militari sono tornati a recintare l'area in fondo a via Bedeschi poco dopo le 11 di martedì 1° marzo. Si era pensato in un primo momento a un'azione tesa ad allontanare in qualche modo i curiosi che ancora affollano la zona o a favorire nuovi accertamenti degli investigatori. 

Il motivo esatto è che l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, che ha eseguito l'autopsia sul cadavere della ginnasta tedicenne, vuole raccogliere sul posto essenze vegetali e pollini per i suoi esami. Sarebbe dovuta venire lunedì, invece arriverà martedì. Saranno compiute analisi anche sul terriccio trovato in una delle mani di Yara, per capire se si tratti dello stesso terriccio del campo in cui è stata trovata oppure di un altro luogo.

Da quando l'area è stata riaperta, nel terreno incolto decine e decine di persone. Non si può certo dire, dunque, che la zona sia rimasta così come l'avevano lasciata gli investigatori al termine degli accertamenti, ma evidentemente per le essenze vegatali non c'è pericolo di contaminazione.

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