Scalo merci, c'è l'ipotesi Verdello
per il nuovo polo intermodale

Lo scalo merci di Bergamo deve traslocare per consentire la valorizzazione immobiliare di Porta Sud. Tramontata l'ipotesi di Terno d'Isola, si è trovato l'accordo su Verdello. Qui si concentra l'interesse di Provincia, Regione, Comune, Rfi, Confindustria Bergamo e le società di operatori privati Cisaf e Lotrafer.

Lo scalo merci di Bergamo deve traslocare per consentire la valorizzazione immobiliare nell'ambito di Porta Sud. Tramontata l'ipotesi di Terno d'Isola, si è trovato l'accordo su Verdello. Qui si concentra l'interesse di Provincia, Regione, Comune, Rfi (Rete ferroviaria italiana), Confindustria Bergamo e le società di operatori privati Cisaf e Lotrafer, coinvolti nell'approvazione di uno schema di protocollo d'intesa per la manifestazione d'interesse all'ampliamento dello scalo merci ferroviario di Verdello

La realizzazione del polo intermodale interessa una superficie tra i 15 e i 17 mila metri quadri, già occupata da industrie, serre e un canile, posta a Nord del territorio comunale. Si prevede di sfruttare il raccordo e due degli undici binari di presa-consegna esistenti, nonché di installare tre binari per le attività operative, per una lunghezza di circa mille metri. Due i vantaggi dell'operazione: la necessità di modeste opere di infrastrutturazione, perché si sfruterebbero una linea e un raccordo ferroviario già esistente; l'accessibilità, con la recente apertura del tratto Dalmine-Stezzano della Tangenziale Sud e la bretella esterna già prevista dal Piano di governo del territorio di Verdello. Anche l'impatto sarebbe sostenibile: si parla di un massimo di tre treni al giorno, per una movimentazione che andrebbe dai 23 ai 50 viaggi/giorno.

Le altre decisioni della Giunta Provinciale

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