I capi indiani portano fortuna
«La Merletta» è (quasi) salva

Per salvarla «dall'estinzione» erano arrivati capi indiani, aztechi e masi. La questione della salvaguardia dell'azienda agricola La Merletta di Almè non passa però di attualità ma, anzi, «resta sospesa a un filo» come precisa Roberto Rota, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale.

Ma ora c'è una prima vittoria: una mozione unanime che ha unito le minoranze consiliari con l'attuale Giunta Tassetti. L'area su cui la Provincia intenderebbe intervenire é stata in buona parte urbanizzata con insediamenti abitativi e commerciali, ai quali era stata data in passato la concessione di edificare: da qui la prima incognita.

«Tale circostanza – spiega Rota – implicherebbe un aumento esorbitante dei costi di realizzazione, a causa dei numerosi indennizzi da pagare ai residenti e agli imprenditori presenti sul sito», e al tutto si aggiungerebbe il malcontento di buona parte della popolazione almese.

A imprimere una prima svolta alla vicenda fu l'intervento individuale di Johnny Scolari, proprietario dell'agriturismo La Merletta e fautore della bonifica del territorio ora messo a repentaglio. L'iniziativa individuale promossa da Scolari fu parzialmente ascoltata dal governo di via Tasso, che spiegò la necessità di una mozione unanime approvata dall'intero Consiglio comunale di Almé, per poter considerare un annullamento del progetto.  Stando alle ultime indiscrezioni trapelate, sembra che il ponte della Merletta sia stato archiviato per i prossimi tre anni.

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