Abusò di una ragazza:
condannato un 38enne

Una condanna confermata integralmente e due posizioni che tornano al processo d'appello a Brescia: è stato questo l'esito dell'udienza della Cassazione in relazione a tre italiani della Valle Cavallina, accusati di aver abusato di una nigeriana.

Una condanna confermata integralmente e due posizioni che tornano al processo d'appello a Brescia: è stato questo l'esito dell'udienza della Cassazione in relazione a tre italiani della Valle Cavallina, accusati a vario titolo di aver abusato di una nigeriana.

Imputati nella vicenda sono in particolare un trentottenne della Valle Cavallina, la sua convivente venticinquenne dell'epoca dei fatti, e un loro comune amico, di 47 anni, difesi dagli avvocati Giovanni Fedeli, Pietro Donadoni e Antonio Cassera.

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del trentottenne, confermando la condanna a cinque anni e 10 mesi di reclusione, che gli era stata inflitta a Brescia in secondo grado (a Bergamo era stato condannato, invece, a sette anni di reclusione).

Accolto, invece, il ricorso degli altri due coimputati, che puntava il dito in particolare contro il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche: condannati in primo grado a quattro anni e quattro mesi, e in appello a tre anni di reclusione ciascuno, ora dovranno tornare davanti a una diversa sezione della Corte d'appello di Brescia per rifare il processo, tenendo conto delle indicazioni della Cassazione sulle attenuanti. L'episodio contestato risale alla notte tra il 17 e il 18 aprile del 2009.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 12 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA