Giappone: l'onda sismica
a Bergamo dopo 13 minuti

Il terremoto del Giappone è stato registrato anche dal sismografo collocato nel parco di Sant'Agostino in Città Alta: le onde sismiche partite dall'Oceano Pacifico al largo del Giappone hanno impiegato solo 13 minuti ad arrivare nella nostra città.

Il terremoto del Giappone è stato registrato anche dal sismografo collocato nel parco di Sant'Agostino in Città Alta: le onde sismiche partite dall'Oceano Pacifico al largo del Giappone hanno impiegato solo 13 minuti ad arrivare nella nostra città.

Il suolo di Bergamo si è mosso per meno di mezzo millimetro e il movimento è durato per più di un'ora. Tutto questo, come sottolinea Alberto Marcellini, direttore dell'Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), «è ben visibile dalle registrazioni effettuate dal sismografo di Sant'Agostino. Il fatto che le onde sismiche siano arrivate in soli tredici minuti è la conferma della velocità impressionante alla quale queste viaggiano e della forza sprigionata dal terremoto».

Lo spostamento massimo del suolo, prosegue Marcellini, «è stato un po' meno di mezzo millimetro: è uno spostamento rilevante se si pensa che le onde sono partite dal Giappone, dall'altra parte del globo terrestre. E il suolo si è mosso per più di un'ora: un'ulteriore conferma della potenza del sisma».

A tal proposito, Alberto Marcellini sottolinea che se il terremoto fosse stato anche solo di magnitudo 7, cioè 50-60 volte più forte di quello dell'Aquila, difficilmente sarebbe stato registrato a Sant'Agostino: quello di venerdì in Giappone è stato invece avvertito perché «si è trattato di un terremoto davvero fortissimo».

Leggi di più su L'Eco di venerdì 18 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA