La discoteca Sabbie Mobili:
ingiusta gogna mediatica su di noi

«Dopo il ritrovamento di Yara e l'ingiusta gogna mediatica a cui siamo stati sottoposti, la metà delle persone non viene più nella nostra discoteca». Ha le lacrime agli occhi, Giusy Bonalumi, titolare della discoteca «Sabbie Mobili evolution»

«Dopo il ritrovamento della povera Yara e l'ingiusta gogna mediatica a cui siamo stati sottoposti, la metà delle persone non viene più nella nostra discoteca». Ha le lacrime agli occhi, Giusy Bonalumi, la titolare della discoteca «Sabbie Mobili evolution» di Chignolo d'Isola, che sorge di fronte ai campi dove la tredicenne di Brembate Sopra è stata trovata cadavere un mese fa.

Dopo il ritrovamento del corpo, gli inquirenti hanno passato al setaccio la discoteca, nell'ipotesi del possibile coinvolgimento di un frequentatore del locale nel delitto. «Hanno acquisito - spiega Giusy Bonalumi - tutti gli elenchi dei nostri iscritti: quasi 30 mila persone dal 2005 a oggi, di cui 490 sono giovani di Brembate Sopra. Hanno verificato anche se Yara fosse mai stata nel locale: negativo, non c'è mai stata. Lo sapremmo, perché registriamo e tesseriamo tutti i clienti, e i minori di 16 anni non possono entrare se non accompagnati»

«Se si può fare qualcosa per aiutare le indagini – conclude – assicuriamo la massima disponibilità. Ma la gogna mediatica a cui siamo stati sottoposti è stata ingiusta e immotivata». «Il nostro locale - dichiara la titolare –è stato additato come luogo di perdizione, coinvolto a sproposito nelle tristi vicende di Yara Gambirasio e Eddy Castillo. Non ci si è nemmeno per un attimo preoccupati di tentare di capire che tipo di attività si svolga al suo interno».

«La selezione all'ingresso è rigidissima: chi si presenta in stato alterato da droghe o alcol viene prontamente allontanato. Ma l'aspetto più interessante - sottolinea Bonalumi - riguarda l'impegno a favore del divertimento sostenibile. Da un anno è attiva una navetta che trasporta i nostri giovani clienti di 34 paesi bergamaschi direttamente da casa al locale in tutta sicurezza, evitando loro i rischi che si corrono al volante quando si rientra a notte fonda, magari dopo aver bevuto un bicchierino di troppo. Il servizio è costato ventimila euro».

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