Tifoso morì schiacciato dal bus
Autista di Covo rinviato a processo

Il gup di Asti ha rinviato a giudizio S. S., il quarantenne bergamasco di Covo che guidava il pullman che travolse e uccise un tifoso del Parma, Matteo Bagnaresi, nell'area di servizio Crocetta sull'A21, a pochi chilometri da Asti, il 30 marzo 2008.

Sulla morte di Matteo Bagnaresi, il gup, dopo un'ora in camera di consiglio, ha deciso: l'autista dovrà essere processato per omicidio colposo. Il processo inizierà il prossimo 5 luglio. Si è dunque conclusa con un rinvio a giudizio - ci vorrà il dibattimento - I'udienza preliminare andata in scena ad a Asti, tre anni esatti dopo la morte di Matteo Bagnaresi.

L'imputato è S. S., l'autista che travolse il tifoso parmigiano nell'area di servizio Crocetta dell'A21, a pochi chilometri da Asti. Accusato di omicidio colposo, il conducente del pullman - un quarantenne bergamasco di Covo - dovrà sottoporsi al processo pubblico dopo che nella primavera del 2009 il pm Francesco Giannone aveva chiesto il suo rinvio a giudizio.

Bagnaresi non arrivò mai all'Olimpico di Torino per vedere Juventus-Parma: morì a 27 anni, schiacciato dalla ruota anteriore sinistra del pullman dei tifosi bianconeri. Fu travolto, Bagnaresi, benché avesse le mani appoggiate sul parabrezza, quando l'autista ingranò la marcia e ripartì. E' questo il punto forte della consulenza tecnica disposta dal pm, uno dei cardini dell'accusa, perché è chiaro che se il ragazzo era in quella posizione, l'autista non poteva non averlo notato e avrebbe dovuto fermarsi.

I genitori di Matteo erano ad Asti per l'udienza preliminare con gli avvocati Mario Bonati (che assiste il padre) e Stefano Delsignore (legale della madre). Entrambi hanno presentato al giudice richiesta di costituzione di parte civile. Ma non è ancora stata quantificata uina somma: «La qualificheremo al momento delle conclusioni - afferma Bonati - se non interverrà prima un'offerta risarcitoria, ritenuta congrua, da parte dell'assicurazione».

I difensori dell'imputato - che non hanno optato per richieste di riti alternativi - hanno chiesto il proscioglimento da ogni accusa. Ma il gup ha optato per il rinvio a giudizio.

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