Ricordate il vulcano islandese?
Ora ci costa 2 € per ogni biglietto

Colpa dell'eruzione in Islanda, delle ultime nevicate e degli scioperi : Ryanair giustifica così la tassa che dal 4 aprile farà pagare a tutti i passeggeri che sceglieranno la compagnia irlandese. I soldi serviranno per pagare l'assistenza a chi rimane a terra.

Colpa dell'eruzione in Islanda, delle ultime nevicate e degli scioperi : Ryanair giustifica così la tassa che dal 4 aprile farà pagare a tutti i passeggeri che sceglieranno la compagnia irlandese. I soldi serviranno per pagare l'assistenza a chi rimane a terra.

Ryanair aveva già tentato, proprio durante l'eruzione del vulcano islandese nell'aprile del 2010, di ribellarsi alla normativa europea che impone di prestare assistenza, come la sistemazione in albergo per esempio, anche quando i passeggeri restano bloccati a terra non per colpa della compagnia aerea.

Che senso ha - aveva sostenuto Ryanair - dover pagare centinaia di euro di pernottamenti per ogni persona quando il costo del biglietto (si tratta di una compagnia low cost) magari è stato solo di pochi euro.

Ora la compagnia, dopo aver fatto due conti, è corsa ai ripari e ha introdotto la nuova tassa. E si è detta disposta a eliminarla se la normativa europea verrà cambiata.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO UFFICIALE DI RYANAIR
«Ryanair, la compagnia aerea preferita in Europa, oggi (31 marzo) ha annunciato di aver introdotto una tassa di 2 euro per passeggero per tutte le prenotazioni effettuate a partire da lunedì 4 aprile 2011, al fine di finanziare i costi legati alle cancellazioni dei voli, ritardi ed i costi previsti dalla normativa EU 261 in casi di “forza maggiore” in cui la compagnia non è responsabile per i ritardi o per le cancellazioni. 

Ryanair ha confermato che lo scorso anno ha dovuto sostenere costi per oltre 100 milioni di euro derivanti da cancellazioni e ritardi dei voli, avendo dovuto fornire assistenza per le spese legali e di compensazione derivate dalla cancellazione di oltre 15.000 voli che hanno lasciato a terra oltre 2.4 milioni di passeggeri. La maggior parte di questi reclami é avvenuta in tre periodi durante i quali a Ryanair è stato impedito di volare a causa del fallimento/inattività di terze parti tra cui:

a)    la chiusura dello spazio aereo dovuta al vulcano in Islanda ad aprile/maggio 2010
b)    la chiusura di numerosi aeroporti europei a causa delle nevicate a novembre/dicembre 2010
c)    oltre 15 giorni di scioperi nazionali dei controllori di volo, primariamente in Belgio, Francia, Germania e Spagna nell'estate del 2010, i quali hanno causato ripetuti ritardi e cancellazioni di voli.

Ryanair ritiene che gli elementi inadeguati e discriminatori della normativa EU 261 dovrebbero essere rettificati per sollevare le compagnie aeree dall'onere di prestare assistenza in casi in cui le cancellazioni e/o i ritardi siano palesemente non imputabili alla responsabilità o colpa delle compagnie. 

É ingiusto e discriminatorio che le compagnie aeree debbano essere obbligate a fornire rimborsi, pasti, sistemazioni alberghiere e chiamate telefoniche in casi di sciopero dei controllori di volo, durante le chiusure degli aeroporti per cattive condizioni atmosferiche o a causa di chiusure dello spazio aereo (come nel caso del vulcano in Islanda) quando persino le compagnie di assicurazione di viaggio eludono la responsabilità durante questi eventi di forza maggiore, e quando gli operatori concorrenti (treni, traghetti e autobus) non hanno la stessa responsabilità in casi di forza maggiore nei relativi regolamenti EU 261.

Queste spese ingiuste e discriminatorie previste dalla normativa EU 261 non possono gravare sulle compagnie aeree senza essere scaricate sui passeggeri. Nel corso dello scorso anno, Ryanair ha dovuto sostenere costi per oltre 100 milioni di euro derivati da ritardi di voli, cancellazioni e relativo dovere a fornire compensazione ma anche dalle spese legali sostenute per contestare le sanzioni illegittime applicate da organismi governativi che hanno tentato di estendere la EU 261 per coprire casi specificatamente esclusi dalla EU 261.

L'imposta di 2 euro per l'EU 261 di Ryanair aiuterà  a sostenere questi costi, i quali non sono recuperabili dai Governi, dai controllori di volo o dagli aeroporti e che perciò ricadono sulle compagnie aeree nella loro totalità. Ryanair ha anche confermato che se i regolamenti della EU 261 verranno riformati, per includere un effettivo diritto di clausola di recupero e una non discriminatoria clausola di forza maggiore, ridurrà e/o eliminerà questa sovrattassa, in quanto i costi di annullamento di cancellazioni e di ritardi si ridurranno negli anni a venire.

Stephen McNamara di Ryanair ha detto:
“Le norme della EU 261 sono chiaramente discriminatorie nel modo in cui sono applicate alle compagnie aeree, rendendole responsabili per i ritardi, le cancellazioni ed i costi per il diritto di assistenza durante gli eventi di forza maggiore come le eruzioni vulcaniche, la chiusura degli aeroporti per la neve e i frequenti scioperi dei controllori di volo in Europa. Malgrado i ripetuti appelli, la Commissione Europea ed i Governi Europei hanno ancora mancato di rendere i servizi dei controllori di volo europei un servizio essenziale, a cui (come le loro controparti americane) non dovrebbe essere permesso di scioperare.

É chiaramente ingiusto che le compagnie aeree siano obbligate a fornire pasti e sistemazione per i passeggeri (per giorni e settimane in alcuni casi), semplicemente perché i Governi chiudono il loro spazio aereo, o i controllori di volo lasciano il lavoro, o aeroporti incompetenti mancano di pulire le loro piste dalla neve. Quando i regolamenti EU 261 sono stati introdotti per la prima volta, alle compagnie aeree era stato assicurato che avrebbero potuto recuperare il costo di tali cancellazioni e ritardi da coloro che le avevano causate. Tuttavia le compagnie aeree non hanno il diritto di essere risarcite dai Governi (quando chiudono lo spazio aereo) dai sindacati dei controllori di volo (quando ripetutamente lasciano il lavoro), o dagli aeroporti (che non sanno nemmeno ripulire dalla neve le loro piste). É pazzesco che le compagnie di assicurazione di viaggio non abbiano pagato nulla durante la crisi della cenere vulcanica dello scorso anno (perché era un “atto di Dio”), e che invece le compagnie aeree abbiano dovuto subire settimane di ritardi e cancellazioni e affrontare i costi di hotel e ristoranti.
 
La nostra tassa EU 261 ci permette di sostenere questi costi, consentedo al contempo a Ryanair di mantenere imbattibili tariffe basse. Speriamo che alla fine riusciremo a far togliere le regole discriminatorie della normativa EU261 che obbligano le compagnie aeree a sostenere costi per milioni di euro per ritardi, cancellazioni e spese di assistenza, anche durante eventi di forza maggiore che sono chiaramente fuori del nostro controllo. Stiamo anche cercando di avere un qualche compenso EU261 legato alla tariffa aerea pagata, come è il caso per il trasporto concorrente ferroviario, dei traghetti e degli autobus, di modo che vi siano pari condizioni per tutti i fornitori di trasporti in tutta Europa.
 
Anche se siamo dispiaciuti dell'imposizione di questa tassa EU261 di 2 euro, i costi straordinari che ci sono stati imposti da ritardi e cancellazioni in virtù di questi regolamenti discriminatori devono essere recuperati dai passeggeri. Ryanair resta la sola compagnia aerea in Europa che garantisce le tariffe più basse su ogni rotta sulla quale opera, e siamo anche una delle pochissime compagnie aeree in Europa che continua ad evitare la sovrattassa carburante, mentre molte compagnie aeree europee non solo addebitano una tassa carburante, ma l'hanno aumentata ingiustamente nei mesi recenti”».

© RIPRODUZIONE RISERVATA