Firme sospette alle Regionali
Indagati 2 assessori bergamaschi

Ci sono due bergamaschi nel registro degli indagati della procura di Milano per il caso delle presunte firme false a sostegno di Formigoni alle ultime elezioni. Si tratta di Nicoletta Castellani, assessore di Lovere, e di Donatella Agliardi, assessore di Morengo.

Ci sono due assessori bergamaschi tra gli iscritti nel registro degli indagati della procura di Milano per il caso delle presunte firme false a sostegno di Roberto Formigoni alle ultime elezioni regionali. Si tratta di Nicoletta Castellani, assessore ai Servizi Sociali del comune di Lovere, e di Donatella Agliardi, assessore ai Servizi Sociali del comune di Morengo.

Le due amministratrici nei giorni scorsi sono state raggiunte da un invito a comparire davanti ai pm milanesi insieme ad altri politici lombardi di area Pdl (in tutto 14 persone tra consiglieri comunali e provinciali, e un sindaco) con l'accusa di aver autenticato firme ritenute false dalla Procura di Milano. Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo riguardano in particolare una parte delle firme per il listino «Per la Lombardia» (circa 770 firme) e una parte di quelle della lista milanese «Popolo della libertà» (circa 300 firme), che sostenevano Formigoni alle ultime regionali. Il reato ipotizzato, con livelli di responsabilità diversi, è il falso ideologico: c'è chi è accusato di aver convalidato centinaia di firme e chi invece è ritenuto responsabile di averne autenticate solo qualche decina.

Questa mattina Nicoletta Castellani sarà a Milano per rispondere ai magistrati. Contattata telefonicamente, l'assessore ha rilasciato pochissime dichiarazioni in attesa di capire e conoscere le contestazioni. «Giovedì sera – ha detto – sono stata contattata dai carabinieri perché dovevano notificarmi una convocazione dei magistrati milanesi. A oggi non ho molto da dire perché ho in mano solo questo invito di presentazione e so quello che si legge sui giornali, nulla di più». Nicoletta Castellani era stata eletta consigliere comunale nel giugno del 2009 dalla lista «L'Ago di Lovere» guidata dall'attuale sindaco loverese Giovanni Guizzetti. La legge prevede proprio che i consiglieri comunali possano autenticare le firme raccolte a sostegno di una lista. «La raccolta delle firme – ha aggiunto Nicoletta Castellani – coinvolge tante persone ognuna con una sua precisa responsabilità. Domani (oggi, ndr) spero di poter chiarire tutto in procura». Ieri non è invece stato possibile avere una replica da Donatella Agliardi, riconfermata nel 2009 dopo la vittoria della lista «Vivere Morengo».

Nella giornata di ieri sette degli indagati si sono presentati in Procura a Milano. In mattinata sono comparsi davanti al pm i consiglieri provinciali milanesi Marco Martino, Massimo Turci e Nicolò Mardegan, il consigliere provinciale di Varese Franco Binaghi e la consigliere provinciale milanese Barbara Calzavara. Quest'ultima è stata l'unica a rispondere alle domande degli inquirenti, gli altri hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Nel pomeriggio invece sono arrivati in procura il consigliere provinciale di Pavia Gianluigi Secchi e il consigliere provinciale di Monza Massimo Vergani. Anche loro hanno deciso di non rispondere.

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