Tunisini, altri 13 giunti a Bergamo
Ne arrivano anche senza permesso

Erano attesi nel pomeriggio, ma sono arrivati a Bergamo, accompagnati dalla Protezione civile e dalle forze dell'ordine, solo nella serata di martedì i 13 tunisini provenienti dal centro polifunzionale gestito dalla Croce Rossa di Bresso.

Erano attesi nel pomeriggio, ma sono arrivati a Bergamo, accompagnati dalla Protezione civile e dalle forze dell'ordine, solo nella serata di martedì i 13 tunisini provenienti dal centro polifunzionale gestito dalla Croce Rossa di Bresso.

Dopo le procedure di registrazione, hanno potuto rifocillarsi e riposarsi. I migranti, muniti di permesso di soggiorno temporaneo per ragioni umanitarie valido sei mesi, vanno ad aggiungersi ai 10 già ospitati a Villa Quarti, la struttura di accoglienza della Caritas diocesana e della comunità Rauh.

«Dei 25 giunti sabato scorso sono rimasti solo in dieci: gli altri hanno raggiunto parenti ed amici - spiega Bruno Goisis responsabile della Cooperativa Ruah –. Due di loro in realtà si erano allontanati per raggiungere dei parenti, ma sono ritornati a Bergamo, perché le famiglie si sono rese conto di non riuscire ad ospitarli. Altri due partiranno a breve per Livorno per raggiungere conoscenti».
 
In questi giorni si stanno registrando anche altri tipi di movimenti dei tunisini giunti in città. «Si sono presentati alcuni giovani con il permesso di soggiorno temporaneo, altri senza alcun documento regolare» aggiunge Goisis. Nel primo caso si tratta di giovani che giungono a Bergamo in modo autonomo, dopo aver ottenuto il documento che permette loro di spostarsi sul territorio, i secondi probabilmente hanno lasciato i centri di accoglienza del Sud d'Italia prima di essere identificati. Per loro è impossibile ora ottenere un permesso, concesso a chi ha raggiunto l'Italia tra il 1 gennaio e il 5 aprile.

Maggiori dettagli su L'Eco di Bergamo del 20 aprile

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