Castelli Calepio, amore da record
Un sì che dura ormai da 71 anni

Sull'amore eterno, Meneghì e Celestina qualche cosa da dire ce l'hanno. Il loro è un amore da record, il 20 aprile scorso hanno infatti festeggiato 71 anni di matrimonio. Cosa fece scoccare la scintilla tra di loro non lo ricordano con esattezza.

Sull'amore eterno, Meneghì e Celestina qualche cosa da dire ce l'hanno. Il loro è un amore da record, il 20 aprile scorso hanno infatti festeggiato 71 anni di matrimonio. Cosa fece scoccare la scintilla tra di loro non lo ricordano con esattezza, sanno solamente che si sono incontrati casualmente al cinema «Sebino» di Sarnico, si sono conosciuti e si sono piaciuti da subito.

Così cominciò nel 1935 la storia d'amore dell'alpino Guerino Domenico Ravelli detto Meneghì, alfiere fino a tre anni fa del gruppo penne nere di Castelli Calepio, 101 anni il prossimo settembre e Celestina Rossi di 96. Circondati dall'affetto di figli, nipoti e pronipoti, la coppia ha festeggiato lo straordinario traguardo.

Convolarono a nozze nel 1940, anni di guerra e di grandi sofferenze. Tre mesi dopo Guerino partì per il fronte e Celestina si stabilì nella casa colonica della famiglia Ravelli in località «Capre». «Mio padre tornava dal fronte grazie alle poche licenze che gli venivano concesse - racconta la figlia Emilia -, poi dal luglio del 1943 di lui non si seppe più nulla. Era stato fatto prigioniero e poi via, da un campo all'altro, fino in Polonia. Lo riabbracciammo 27 mesi dopo, il 13 dicembre 1945 quando scese dal treno alla stazione di Palazzolo».

Appena arrivato a casa Guerino cominciò a lavorare come guardia notturna in alcune aziende agricole nel Milanese e poi a Pandino, in provincia di Cremona come guardiacaccia. Gli ultimi dieci anni prima della pensione li passò a Telgate come guardia notturna. Celestina, originaria di Sarnico, ha lavorato dall'età di 12 anni alla «Manifattura Sebina» e dopo il matrimonio si è dedicata alla casa, al marito e ai figli. Anche oggi dopo 71 anni di vita coniugale è ancora vicina al suo Meneghì che rimane forzatamente a letto tutto il giorno, accudendolo con amore e dedizione.

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