Yara, il pm Ruggeri sui fili di juta
«Mantengo il segreto istruttorio»

Il sostituto procuratore Letizia Ruggeri, che sta indagando sulla morte di Yara, non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione sull'ultima indiscrezione che parla di fili di juta trovati sui pantaloni della tredicenne. E ha allontanato l'ipotesi di funerali dopo l'estate.

«È probabile che, in prossimità della scadenza del primo periodo concesso per le analisi sul corpo di Yara, i medici legali mi chiedano una proroga. In tal caso la concederò, ma non si inizi già da ora a parlare di funerali dopo l'estate»: con queste parole il sostituto procuratore della Repubblica, Letizia Ruggeri, ha voluto fare chiarezza sui tempi, che restano incerti, per il nulla osta ai funerali della ragazzina di Brembate Sopra, trovata morta due mesi fa in un campo di via Bedeschi a Chignolo.

«I tempi degli accertamenti medico-legali sono molto lunghi - dice il pm -. È probabile che prima del 27 maggio, scadenza dei primi 90 giorni accordati, i medici mi chiedano una proroga. La concederò perché si tratta di materia molto tecnica. Ma parlare già ora di funerali dopo l'estate o tra mesi è davvero fantasia pura. Aspettiamo. Può darsi anche che chiedano una proroga di un mese, non so quanto lunga, tutto è da definire». Stando alle parole del pm, quindi, la proroga non sembra ancora essere stata richiesta. Ma arriverà.

Il magistrato non vuole invece esprimersi sull'ultima indiscrezione secondo la quale sui pantaloni di Yara sono stati trovati fili di juta, materiale che si trova spesso nei cantieri edili. «Mantengo il segreto istruttorio su questo, non posso fare altro».

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