Arrestata baby-gang a Milano
Contatti con una banda di Bergamo

Era anche in contatto con bande di altre città italiane, come Bergamo e Genova, la gang di baby-criminali che è stata sgominata a Milano con l'arresto di 26 ragazzi tra i 15 e i 24 anni (20 i minorenni) dalla polizia. La sua base era il parco milanese Trotter.

Era anche in contatto internet con bande di altre città italiane, come Bergamo e Genova, la gang di baby-criminali che è stata sgominata a Milano con l'arresto di 26 ragazzi tra i 15 e i 24 anni (20 i minorenni) dalla polizia. Tra loro anche i capi Brandon (18 anni) e Batezito (21).
La base era il parco milanese Trotter.

Ma le bande aveva pure un territorio virtuale del web, caricando video autocelebrativi su Youtube e sui loro siti, e usando social network come Facebook e Hi5 per tenersi in contatto tra loro. L'indagine era scattata lo scorso maggio, dopo che un giovane di 25 anni era stato rapinato e massacrato di botte sulla pensilina della metropolitana nella fermata Porto di Mare, alla periferia Sud di Milano.

Oltre a questa, sono state altre 23 le rapine attribuite alle baby-gang, tra cui una violentissima ai danni di un pensionato di 65 anni, picchiato con così tanta ferocia che secondo i medici non riuscirà più a camminare come prima. Il terreno di caccia erano soprattutto le fermate della metro e degli autobus e i parchi.

I ragazzi, quasi tutti immigrati di seconda generazione, arrivano da Paesi diversi: Perù, Ecuador, El Salvador, Argentina. Un'amara forma di integrazione nella violenza, per giovanissimi cresciuti nella maggior parte dei casi in situazioni familiari disastrate.

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