Trasporto pubblico: la Lombardia
verso la 2ª tranche di aumenti

La seconda tranche degli aumenti tariffari (un ulteriore 10% dopo gli aumenti del 10% di febbraio) per i pendolari lombardi si avvicina inesorabile. La prossima settimana l'assessore Cattaneo presenterà i risultati delle elaborazioni della «Commissione ristretta».

La seconda tranche degli aumenti tariffari (un ulteriore 10% dopo gli aumenti del 10% di febbraio) per i pendolari lombardi si avvicina inesorabile. La prossima settimana l'assessore Cattaneo presenterà i risultati delle elaborazioni della «Commissione ristretta», dalla quale i rappresentanti dei pendolari sono stati esclusi, in merito agli «indicatori di qualità» in base ai quali basare il secondo aumento tariffario.

Sulla questione degli indicatori qualitativi e sugli aumenti tariffari il Coordinamento dei Comitati Pendolari della Regione Lombardia ha inviato nel mese di aprile all'assessore Cattaneo e ai partecipanti al Tavolo Tpl le proprie osservazioni. Nel merito, gli indicatori su cui si è orientata la Regione sin dalle passate riunioni del Tavolo Tpl, oltre che largamente basati su una base di dati del tutto inaffidabile, non sono idonei a definire in modo sufficientemente compiuto la qualità del servizio percepita, soprattutto in rapporto all'entità degli aumenti, mentre sul piano dei conti permangono ancora molti punti oscuri sull'entità delle risorse effettivamente disponibili e del reale gap da colmare.

Sul metodo, il Coordinamento ritiene che non vi siano ragioni perché la manovra tariffaria non venga ricompresa nel percorso iniziato col Patto Tpl, nei confronti del quale invece è, a questo punto, opportuno e necessario aprire una verifica trasparente rispetto allo stato del raggiungimento degli obiettivi di qualità e quantità e della loro congruità rispetto agli aumenti tariffari.

Nelle osservazioni, che alleghiamo, vengono quindi esposte le ragioni per le quali il Coordinamento dei Comitati Pendolari ritiene necessario un ripensamento sia sull'entità che sull'opportunità di praticare la seconda tranche di aumenti, sia sulle misure compensative che, secondo il principio di una visione allargata della qualità del servizio, possano ritenersi adeguate per controbilanciare gli aumenti tariffari previsti dalla Giunta Regionale.

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