Pestaggio, rintracciato l'autore:
«Il marocchino mi rubò 40 euro»

«Ho aggredito il marocchino, ma l'ho fatto perché lui si era intascato dei soldi che mi erano caduti». È il racconto dell'uomo identificato come l'autore del pestaggio avvenuto nella notte fra il 22 e il 23 maggio in via Tiraboschi.

«Ho aggredito il marocchino, ma l'ho fatto perché lui si era intascato dei soldi che mi erano caduti». Questa, nella sostanza, la versione dei fatti dell'uomo di 35 anni, residente nell'hinterland, identificato come l'autore del pestaggio al giovane marocchino avvenuto nella notte fra sabato 22 e domenica 23 maggio in via Tiraboschi.

La polizia è riuscita a rintracciarlo esaminando i filmati della videosorveglianza, annotando il numero di targa del mezzo utilizzato per la fuga. La questura ha trasmesso i verbali alla Procura e l'aggressore rischia una denuncia.

Mancava poco alle due di notte, quando il giovane marocchino fu aggredito da un uomo con il casco da motociclista indossato, e da un altro giovane. Alla scena assistettero due testimoni, un perito industriale di Molfetta in trasferta di lavoro e una sua amica, barista del centro di Bergamo. Con un telefonino fu scattata anche una foto del pestaggio.

Il perito industriale pugliese intervenne nella lite per cercare di sottrarre il marocchino alle botte, ma nel farlo si sbilanciò e, appoggiando male un piede, si procurò la frattura del perone della gamba sinistra. «Gli aggressori – ha raccontato il ferito, Michele Nanna, 47 anni – volevano strappar di dosso al marocchino il borsello, sotto gli occhi di almeno una quindicina di passanti, inerti».

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 31 maggio

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