Scommesse, Siena sotto accusa
Il club: Sconcertati, ci tuteleremo

Il Siena avrebbe pagato giocatori del Sassuolo per vincere la partita del 27 marzo 2011 poi finita 4-0. Questo è quanto emerge dalle carte dell'inchiesta sul calcio scommesse della procura di Cremona, per la quale sono già finite in cella 16 persone.

Il Siena avrebbe pagato direttamente i giocatori del Sassuolo per vincere la partita del 27 marzo 2011 poi finita 4-0. Questo è quanto emerge dalle carte dell'inchiesta sul calcio scommesse della procura di Cremona, per la quale sono già finite in carcere 16 persone, tra cui Beppe Signori. Dopo l'Atalanta, ora è il Siena che viene chiamato direttamente in causa da uno degli arrestati, quel Massimo Erodiani ritenuto dagli inquirenti una figura centrale dell'intera inchiesta. Entrambe le squadre si sono direttamente qualificate per il passaggio in serie A.

"Erodiani affermava che il Siena - scrive il Gip Guido Salvini - aveva pagato da parte sua altri giocatori del Sassuolo". Le parole sono contenute in una telefonata, che è riportata nelle carte, del 24 marzo 2011 tra Erodiani e Marco Paoloni. In particolare dalle carte si evince che i giocatore del Sassuolo che avrebbero preso accordi con il Siena erano Quadrini, Pomini e Bianco.

"In assenza di elementi nuovi, assistiamo con profondo sconcerto all'amplificazione di dichiarazioni già conosciute da cinque giorni e peraltro del tutto inattendibili. Rimaniamo fiduciosi che la magistratura consenta di cancellare ogni ombra e metta finalmente termine a questo infondato clamore mediatico sul Siena". Questa la replica del club toscano alle ultime indiscrezioni che trapelano dall'inchiesta sullo scandalo scommesse che sta sconvolgendo il calcio italiano. Indiscrezioni che, se confermate, aggraverebbero la posizione del Siena.

"Si amplificano stralci di conversazioni telefoniche già lette nell'ordinanza di custodia cautelare. Non ci sono fatti nuovi e assistiamo con sconcerto a tutto questo con una certa indignazione". L'avvocato del Siena Paolo Rodella esprime così la rabbia del club toscano. "Il livello di sopportazione ha raggiunto il massimo - ha detto Rodella a Radio Radio Tv - e la società mi ha dato mandato a tutelare il suo buon nome nelle apposite sedi giudiziarie. Il club non ha più voglia di sopportare passivamente questo fango che gli viene gettato addosso: è impossibile che possa essere messo alla gogna per il nulla". Rodella esclude dunque ogni possibile coinvolgimento, anche sportivo, del Siena nel nuovo scandalo scommesse: "Non c'è nessuna possibilità all'infinito che la società, agli atti, possa subire delle conseguenze. So che il procuratore federale (Palazzi, ndr) ha richiesto gli atti alla Procura di Cremona, il tempo limite è quello dell'inizio del prossimo campionato. Noi, però, crediamo di non partecipare proprio a questi procedimenti".

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