San Pellegrino, nuovo progetto:
per le terme un architetto giapponese

Le nuove terme di San Pellegrino avranno una firma giapponese, quella dell'architetto Kengo Kuma.
«Ci sarà una forte attenzione all'ambiente, anche nell'uso dei materiali», assicura il gruppo Percassi.

Le nuove terme di San Pellegrino avranno una firma giapponese, quella dell'architetto Kengo Kuma. Il centro termale sorgerà nella parte più a monte dell'area ora cantiere (sopra l'attuale via Taramelli) e avrà tre piani. «Ci sarà una forte attenzione all'ambiente, anche nell'uso dei materiali, e verranno utilizzate energie alternative. Lo stesso cantiere e il sistema costruttivo avranno un basso impatto», assicura il gruppo Percassi.

Tra le novità c'è l'abbandono del progetto del nuovo hotel Terme, inizialmente previsto a ridosso del centro termale. « Nessun altro albergo, seppur nuovo e moderno, riesce ad avere la stessa forza e lo stesso impatto del Grand Hotel», spiega il gruppo Percassi. Ma il recupero dello storico edificio liberty non è per ora sostenibile da un punto di vista economico.

Quadrio Curzio, imprenditore lecchese, gestisce un vero e proprio «impero del benessere»: nel suo gruppo le Terme di Bormio, Pré Saint Didier, Milano e Monza. Se i tempi di realizzazione del Gruppo Percassi saranno rispettati, entro fine 2013 inizierà a gestire le Terme di San Pellegrino. «Con 3.700 metri quadrati di superficie le Terme di San Pellegrino saranno le più grandi del nostro gruppo», dice Curzio. «Percassi ha cercato di coinvolgere i migliori architetti. Per noi è importantissimo che esteriormente le terme abbiano un grande impatto visivo. È stata una delle condizioni che abbiamo messo subito sul tavolo per poter accettare la gestione».

Leggi di più sull'Eco in edicola domenica 12 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA