Atalanta-Piacenza resta nel mirino
Doni interrogato la prossima settimana

Altri due indagati nell'inchiesta «Last bet», il titolare di agenzie di scommesse Massimo Erodiani e il commercialista Francesco Giannone, confermano di aver avuto conferma da altri della presunta combine su Atalanta-Piacenza.

Altri due indagati nell'inchiesta «Last bet», il titolare di agenzie di scommesse Massimo Erodiani e il commercialista Francesco Giannone, confermano di aver avuto conferma da altri della presunta combine su Atalanta-Piacenza. Il primo di fronte al procuratore Roberto Di Martino, il secondo nell'interrogatorio con il gip Guido Salvini. Si tratta in sostanza di conferme delle intercettazioni già contenute nell'ordinanza di custodia cautelare. La novità arriva invece sul fronte AlbinoLeffe: è Erodiani a citare la partita Pescara-AlbinoLeffe, che non compare tra le 18 elencate nell'ordinanza.

«La prima partita che è stata trattata con i Bolognesi (Erodiani ha spiegato che il gruppo "era costituito da Manlio Bruni, Francesco Giannone e Beppe Signori") è stata Atalanta-Piacenza. Quando ci siamo recati a Bologna il 15 marzo 2011 già ritenevamo di essere a buon punto per la manipolazione della partita Atalanta-Piacenza del sabato successivo – è la versione di Erodiani –. Io in sostanza ero in contatto con Paoloni (Marco, ex portiere della Cremonese che è ancora in carcere) che a sua volta riferiva di essere in contatto con Gervasoni che giocava nel Piacenza».
«In quella partita – prosegue Erodiani – noi abbiamo sempre trattato l'over anche se Paoloni offriva anche l'1 oltre all'over. La partita non è stata giocata dai "Bolognesi" perché a un certo punto le quote sono crollate». Sul coinvolgimento di Doni, Erodiani sostiene di non esserne direttamente a conoscenza: «Prendo atto sia da quanto afferma Parlato (Gianfranco, ex giocatore, arrestato) che dalle intercettazioni sembra dedursi un coinvolgimento di Doni e dell'Atalanta attraverso Santoni (preparatore dei portieri del Ravenna, socio del bagno «Figli del sole», non indagato). Non sono a conoscenza di questi rapporti anche se li ritengo non improbabili».

La presunta combine su Atalanta-Piacenza viene citata anche da Giannone, che parla di 300 mila euro di Paoloni «che questi qui loro li avevano lasciati per vedere se riuscivamo a scommetterglieli su Atalanta-Piacenza, che dopo non si è fatta, non abbiamo scommesso una lira su quella partita lì. Quindi hanno provato a fare quella del giorno dopo, Inter-Lecce 4 gol, e sono questi 300 mila di Paoloni».

La squadra dell'AlbinoLeffe viene tirata in ballo da Erodiani nell'interrogatorio davanti al pm. Sono informazioni che però gli arrivano da un altro arrestato: «Ricordo che Parlato mi disse che la squadra dell'AlbinoLeffe voleva venire a perdere a Pescara ma pretendeva 100 mila euro. Pertanto Parlato si chiedeva come procurarsi la cifra per la corruzione. Ricordo che io cercai di farla contenere in 60 mila euro ma l'AlbinoLeffe (inteso come giocatori e non come società, ndr) non accettò secondo quanto mi riferì lo stesso Parlato».

Intanto il procuratore Di Martino non ha urgenza di sentire Doni o Bettarini. È quindi probabile che l'interrogatorio slitti alla prossima settimana. Al pm interessa ora accertare il reato di associazione per delinquere anche alla luce delle informazioni emerse dagli interrogatori, per ridefinire i capi d'accusa: non è escluso che si allunghi il registro degli indagati. Sul fronte della giustizia sportiva il pm ha fornito a Palazzi «tutto ciò di cui aveva bisogno», ma è probabile che si sia tenuto gli assi nella manica.

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