Calderoli: Berlusconi conosce le richieste
Maroni: basta profughi fermando la guerra

 «I punti programmatici che la Lega impone al Governo li faremo vedere e votare al popolo padano, poi li portiamo a Berlusconi» ha detto Calderoli, mentre Maroni: «Per fermare i profughi c'è solo un modo: fermare la guerra»

«I punti programmatici che la Lega impone al Governo li faremo vedere e votare al popolo padano, poi li portiamo a Berlusconi». A dirlo è il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, al termine del comizio di Umberto Bossi a Pontida. A chi gli ha chiesto se i vertici leghisti incontreranno il premier ad Arcore sulla questione, il ministro ha replicato: «Non credo ci sia bisogno di incontrarlo, lo saprà già».

Riguardo la linea indicata oggi dal leader leghista, Calderoli ha precisato: «Abbiamo posto una serie di problemi sul tavolo» e la tenuta del Governo «dipenderà dalle risposte non tanto verbali ma dai fatti. Sono scadenze molto vicine, quindi vedremo subito se si fanno o no».

Dal raduno ha parlato anche il ministro degli Interni Roberto Maroni, osannato al popolo leghista come futuro premier: «Abbiamo il sogno di una Padania libera e indipendente - ha detto -. E ora bisogna rivedere il patto di stabilità soprattutto per tagliare le spese per la sicurezza. I nostri sindaci vogliono garantire la sicurezza dei cittadini e se hanno i soldi per spenderli - ha precisato il ministro - devono poterli spendere. Non c'è patto di stabilità che tenga».

Sulla questione sicurezza e immigrazioni ha aggiunto: «Abbiamo contro tutta la magistratura che è a favore dei clandestini. Ma noi non molleremo mai. Per fermare i profughi c'è solo un modo: fermare la guerra».

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