Un cittadino denuncia Maroni:
«Ha tradito la Costituzione»

Il raduno di Pontida della Lega Nord sarà sottoposto al vaglio di carabinieri e magistratura: un cittadino di Alessandria ha presentato una denuncia formale per una frase pronunciata dal ministro Maroni e per i comportamenti di Bossi e Calderoli.

Il raduno di Pontida della Lega Nord sarà sottoposto al vaglio di carabinieri e magistratura: un cittadino di Alessandria ha presentato una denuncia formale per lo slogan con cui domenica 19 giugno, al raduno di Pontida, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha accompagnato il suo intervento, e anche per l'atteggiamento di Umberto Bossi e Roberto Calderoli nei confronti della folla che inneggiava alla secessione.

La denuncia è già stata trasmessa alla Procura di Bergamo, competente per territorio. La frase in questione, pronunciata da Maroni, è: «Noi barbari sognanti vogliamo una Padania libera e indipendente», parole che, per il denunciante, configurano il «vilipendio alla Costituzione, l'istigazione a sentimenti antinazionali, l'alto tradimento».

«Ho seguito la manifestazione in tv - spiega Aldo Flora, 67 anni, ex manager in pensione - e, oltre all'intervento di Maroni, sono stato colpito da un altro evento: quando la folla si è messa a gridare "secessione", Bossi si è limitato a dire "Calma, dobbiamo avere pazienza"». Per questo motivo, Flora ha fatto mettere nero su bianco che ritiene l'atteggiamento dei ministri Bossi, Maroni e Calderoli (anche lui presente sul palco) «colpevolmente refrattario nei confronti dell'articolo 5 della Costituzione sull'indivisibilità della Repubblica»;

Per Maroni si parla invece di «aggravante». «Un ministro - è l'opinione di Flora - non può dire tutto quello che vuole. Un ministro ha giurato sulla Costituzione. E non può togliersi la giacca da ministro a suo piacimento».

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