Marotta, il vice prefetto va in pensione
«Rimarrò con la famiglia a Bergamo»

Giovedì 30 giugno è l'ultimo giorno da vice prefetto vicario per Lucio Marotta  prima di andare in pensione. «Continuerò ad abitare con la famiglia a Bergamo» ha dichiarato il funzionario, molto apprezzato per la sua competenza.

Giovedì 30 giugno è l'ultimo giorno da vice prefetto vicario per Lucio Marotta, 64 anni, prima di andare in pensione. Ventisei gli anni trascorsi da Marotta alla prefettura di Bergamo, compresa una parentesi a Vercelli.

«Continuerò ad abitare con la famiglia a Bergamo che considero città adottiva per eccellenza: questa provincia mi ha dato il privilegio di vivere tante vicende e pagine della storia politica, civile ed amministrativa». Marotta è stato un punto di riferimento, nei moltio ruoli che ha ricoperto ha svolto mansioni delicate, come quelle di capo di gabinetto, di dirigente dell'ufficio elettorale, della protezione civile, oltre a essere stato commissario prefettizio in alcune amministrazioni comunali (ultima in ordine cronologico quella di Costa Volpino).

Nel 1996 è stato promosso a vice prefetto vicario con nomina nella sede di Vercelli. Anche nei sette anni in Piemonte Marotta è stato circondato dalla stima di coloro che hanno avuto modo di collaborare con lui, in particolare seguì con scrupolo le operazioni della protezione civile nell'alluvione che colpì la Val Sesia. Anche i giornalisti hanno avuto modo di apprezzarlo per la sensibilità e tempestività nel comunicare le notizie più complesse.

Ma Marotta si era già saputo distinguere dal '75 all'‘85 come dirigente della squadra mobile, della Digos e della polizia amministrativa della questura di Bergamo. Numerose e di spicco le operazioni compiute in ambito di polizia giudiziaria legate alla criminalità comune e al terrorismo.

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