«Ponteranica, salviamo la biblioteca»
Polemica per le adesioni fuori paese

Non c'è pace per la biblioteca di Ponteranica. Dopo la polemica dell'anno scorso sulla decisione dell'amministrazione di non intitolarla a Peppino Impastato, ora la nuova querelle nasce dalla volontà della Giunta Aldegani di affidare il servizio a una società esterna.

Non c'è pace per la biblioteca di Ponteranica. Dopo la polemica dell'anno scorso sulla decisione dell'amministrazione di non intitolarla a Peppino Impastato, ora la nuova querelle nasce dalla volontà della Giunta Aldegani di affidare il servizio a una società esterna.

Per scongiurare lo spostamento delle bibliotecarie il gruppo «Amici della biblioteca di Ponteranica» ha raccolto 638 firme e della questione si è parlato anche durante il Consiglio comunale durante il quale il vicesindaco Santo Giuseppe Minetti ha chiarito la situazione e le motivazioni della decisione.

«Il nostro Comune è sotto organico, non lo scopriamo oggi e tanto meno niente si è fatto negli anni per coprire tale lacuna, anzi - ha affermato Minetti -. Il nostro Comune si trova a operare con una pianta organica “ristretta”: abbiamo posti vacanti e servizi da elargire in modo impellente. Da qui nasce l'idea già ipotizzata lo scorso anno di mettere mano alla modifica della pianta organica».

Dopo incontri con personale e rappresentanti sindacali, l'amministrazione comunale ha quindi optato per una forma di gestione del servizio tramite appalto di servizi a una cooperativa. «Si potrà dare una maggiore fruibilità di servizio alla collettività – ha aggiunto Minetti – implementando l'orario di apertura rispetto all'attuale».

Solo un mese fa è partita la campagna di raccolta firme contro la decisione di esternalizzare il servizio. «Abbiamo inviato la nostra petizione e le 638 firme raccolte al sindaco e all'assessore competente - spiega Enrico Pagano, uno dei componenti del gruppo - chiedendo di non procedere all'esternalizzazione del servizio della biblioteca, con il conseguente allontanamento del personale dipendente attualmente in servizio».

Ma Minetti durante il Consiglio ha precisato che «404 firme sono di residenti di Ponteranica, le restanti, provenienti dalle province di Bergamo, Varese, Torino, Milano, dalla Sardegna, e dal Nord Europa, precisamente dalla Svezia».

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