Piccoli Comuni in Val Brembana?
Con la nuova legge 18 municipi insieme

«Se la legge venisse applicata, in alta Valle Brembana nascerebbe un Unione di comuni vasta circa 300 chilometri quadrati che riunirebbe 17-18 municipi, gestiti da un solo sindaco con quattro assessori. Improponibile e ingestibile».

«Se la legge venisse applicata, in alta Valle Brembana nascerebbe un Unione di comuni vasta circa 300 chilometri quadrati che riunirebbe 17-18 municipi, gestiti da un solo sindaco con quattro assessori. Improponibile e ingestibile». È l'esempio, forse più eclatante, che il presidente della Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni porta per dimostrare «l'assurdità del decreto legislativo approvato dal Governo». Decreto (approderà in Senato per la conversione in legge il 5 settembre) che coinvolge 57 piccoli comuni orobici.

La legge dice che i comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti dovranno sopprimere Giunta e Consiglio e costituire un Unione di Comuni pari almeno a 5.000 abitanti. Unione che sarà governata da un sindaco con quattro assessori. I 20 Comuni dell'alta Valle Brembana hanno una popolazione complessiva di 7.300 abitanti e solo Piazza Brembana supera i mille residenti. Per arrivare, quindi, a 5.000 abitanti sarà necessario unire quasi tutti gli altri. Foppolo, in pratica, si vedrebbe unito a Valtorta, nonostante sia distante circa 40 chilometri. A meno di «diverso limite demografico individuato con delibera di Giunta regionale», dice il decreto. «Così come stabilisce la legge – dice il presidente Mazzoleni, anche sindaco di Taleggio – non va proprio bene. Si può ragionare sull'unione di due comuni, come può essere il caso di Taleggio e Vedeseta, ma non si può pensare di unire 18 municipalità e costituire un comune vastissimo, governato da una sola persona». «La legge sostiene poi che i sindaci eletti dalla comunità andrebbero a rappresentare il proprio paese nell'Unione dei Comuni – prosegue Mazzoleni –. La stessa legge, poi, limita il numero di assessori. Sicuramente tutti i comuni attuali dell'alta valle non potrebbero essere rappresentati. Senza dimenticare che eleggendo solo il sindaco non si dà rappresentanza alla minoranza».

E la mancanza di «rappresentatività e partecipazione democratica» è proprio uno dei punti che la conferenza dei capigruppo della Comunità montana ha sottolineato nel documento approvato mercoledì scorso e inviato ai parlamentari bergamaschi.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 19 agosto

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