Manovra, piccoli Comuni addio
I paesi della Bassa s'interrogano

Manovra taglia piccoli Comuni. Dei 57 a rischio in Bergamasca, solo due, Barbata e Isso, sono nella pianura. Attorno a loro nessun altro Comune con meno di mille abitanti. Ma la fusione dei 2 Comuni non basterebbe, ne servono altri, ad esempio Covo e Antegnate.

Manovra taglia-comuni. Dei 57 a rischio in Bergamasca (soprattutto nelle valli e sul Sebino), solo due, Barbata e Isso, sono nella pianura. Attorno a loro nessun altro Comune con meno di mille abitanti. «Ma se Isso e Barbata (rispettivamente 680 e 743 abitanti) formassero un unico comune, così come sta scritto nel decreto legislativo, insieme non andrebbero in ogni caso da nessuna parte».

Questa l'opinione condivisa dai sindaci dei due comuni della Bassa. «Così com'è questa norma non mi pare la panacea di tutti i mali – racconta Aurelio Fratus, sindaco di Barbata –. Non è il costo della politica di Barbata e di Isso che fa andare male l'Italia anche perché va precisato come nei piccoli Comuni molti amministratori e consiglieri comunali rinuncino a indennità e gettoni di presenza. Da parte mia ho una convinzione, che avevo già iniziato a esprimere nel mio primo mandato (Fratus è diventato sindaco nel 2004 ed è stato riconfermato nel 2009, ndr) e che ho ribadito nell'ultima campagna elettorale: auspicavo e auspico ancora che Fontanella, Antegnate, Covo, Barbata, Isso e Fara Olivana formino un unico Comune. In questo modo elimineremmo gran parte dei consiglieri comunali, vi sarebbe un solo bilancio di previsione, avremmo un solo segretario e uniremmo polizia locale e servizi. Se poi, ad esempio, il municipio fosse a Covo piuttosto che altrove, la biblioteca fosse a Fontanella e così via non sarebbe un problema. L'importante sarebbe incrementare i servizi al cittadino».

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