La protesta dei sindaci
accomuna destra e sinistra

Sono circa 1.000 i sindaci arrivati con la fascia tricolore al grattacielo Pirelli di Milano, per la manifestazione di protesta contro i tagli per gli enti locali inseriti dal governo in manovra. Formigoni: «Ci attendiamo notizie positive dal vertice Berlusconi-Bossi».

Sono circa 1.000 i sindaci arrivati con la fascia tricolore al grattacielo Pirelli di Milano, per la manifestazione di protesta contro i tagli per gli enti locali inseriti dal governo in manovra. "Siamo qui - ha detto il presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese - per far sentire la nostra voce e far capire che la manovra ammazza gli enti locali e i cittadini". Alla manifestazione i sindaci di centrosinistra, come il vicepresidente dell'Anci nazionale Graziano Delrio (Reggio Emilia), Virginio Merola (Bologna), Giuliano Pisapia (Milano). Ma anche di centrodestra, come il presidente vicario dell'Anci Osvaldo Napoli, che ha detto di essere "ottimista" sui cambi che potranno essere apportati alla manovra con l'incontro di oggi tra Berlusconi e Bossi.

Alle 15 una delegazione dei primi cittadini andrà in prefettura a incontrare il ministro dell'Interno Roberto Maroni.

"Non siamo qui per protestare - ha sottolineato Delrio - ma per fare proposte per far crescere il paese e ridurre il debito". Secondo il sindaco di Reggio, infatti, i Comuni hanno già tagliato le spese mentre quelle dell'amministrazione centrale sono aumentate. "Bisogna invertire la rotta. La giornata di oggi - ha concluso - è importante non per i sindaci ma per il Paese".

"Ci attendiamo notizie positive dal vertice fra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi": ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, arrivando alla manifestazione organizzata a Milano dai sindaci contro i tagli agli enti locali previsti in manovra. Formigoni ha spiegato che ciò che si attende è "una drastica riduzione delle tasse ai cittadini, una drastica riduzione dei tagli agli enti locali e provvedimenti strutturali". E fra questi, essenziale è lo "snellimento" della "elefantiaca" macchina burocratica dello Stato. "Se si amministrasse come la Lombardia - ha spiegato - si risparmierebbero sette miliardi di euro". Formigoni ha però rilanciato anche sulla vendita di parte del patrimonio statale: dalla Rai ("Così non avremmo più le litigate Santoro-Minzolini") al patrimonio immobiliare.

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