All'Esperia piove nelle aule
Al «Pesenti» cede il soffitto

Non sono le scuole di Tripoli, sono il Paleocapa e il Pesenti. L'uno allagato nelle parti appena costruite, l'altro che sembra reduce da un bombardamento. All'Istituto Pesenti i soffitti delle 40 sfondellati non sono ancora stati ripristinati.

Non sono le scuole di Tripoli, sono il Paleocapa e il Pesenti. L'uno allagato nelle parti appena costruite, l'altro che sembra reduce da un bombardamento. Il primo acquazzone di settembre, al Paleocapa è sgocciolato allegramente nelle aule della palazzina di informatica attraverso tetto e controsoffittature.

All'esterno, l'acqua è corsa a torrenti giù per scale e dislivelli e si è raccolta alla base della palazzina tessili, penetrando nelle fondamenta dell'edificio invece che scaricarsi nel tombino per la pendenza errata della strada.

Sono un pantano anche i 6.000 metri quadri del museo della tecnologia morto prima di nascere (c'è la copertura ma non le pareti, i soldi sono finiti) mentre i macchinari d'epoca sono stati prima abbandonati per mesi all'aperto, coperti da un telone, e recentemente traslocati in un'aula dove piove dentro.

All'Istituto Pesenti, quasi due anni fa, i soffitti delle 40 aule, dei laboratori, della presidenza furono sfondellati volutamente per testare la sicurezza dell'edificio e non sono ancora stati ripristinati. I genitori hanno scritto una lettera di fuoco alla Provincia chiedendo un intervento urgente.

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