Cisano, deciso blocco della Briantea
«Chi critica ha già la circonvallazione»

Nonostante il parere contrario della Provincia e dei paesi vicini, Cisano non fa dietrofront. Tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, intende bloccare il traffico sulla Briantea durante le fasce orarie d'entrata e uscita dalle scuole. Gli orari esatti verranno stabiliti nell'ordinanza e pubblicizzati.

Nonostante il parere contrario della Provincia e dei paesi vicini, Cisano non fa dietrofront. Tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, intende bloccare il traffico sulla Briantea durante le fasce orarie d'entrata e uscita dalle scuole. Gli orari esatti verranno stabiliti nell'ordinanza e pubblicizzati.

«In questi giorni - dichiara il sindaco Pietro Vitali - informeremo gli enti interessati della decisione adottata dalla Giunta del primo settembre, dopo la seconda conferenza dei servizi. Dovrà poi essere predisposta la segnaletica necessaria».

«I sindaci dell'Isola - continua il sindaco - hanno anche ragione per gli effetti negativi sui loro territori, ma debbo ricordare che nelle varie conferenze di servizi legate alla realizzazione della nostra variante, che si sono tenute negli ultimi 4 anni a Bergamo, a Cisano, in Regione e al Cipe, la viabilità interessata sarebbe stata quella indicata nei nostri percorsi alternativi per l'entrata in funzione del blocco del traffico. Si poteva pensare ad altre soluzioni, ma non sono state indicate in quegli incontri e il progetto definitivo lo conferma».

«Proprio in questi incontri - prosegue Vitali -, era stata stabilita la priorità per la variante di Cisano, a seguire la Carvico-Terno e poi il terzo lotto della Calolzio-Vercurago. Poi si è cambiato orientamento e a pagare le conseguenze è la comunità cisanese. Tra l'altro i Comuni che adesso si lamentano hanno tutti la loro circonvallazione, realizzata dalla Provincia».

«Nel 1959, nel pacchetto degli interventi della nostra zona, era prevista la circonvallazione di Ponte San Pietro, Pontida, Cisano, Calolzio, Vercurago, Villa d'Adda, Carvico, Sotto il Monte, Terno, Calusco, Solza, Medolago e Capriate. La maggior parte di questi Comuni ha visto realizzata la sua circonvallazione, ma la situazione non è cambiata per Cisano, Calolzio e Vercurago».

Vitali risponde anche sui costi della variante e sulla realizzazione dei sottopassi. «L'assessore provinciale Giuliano Capetti parla di costi elevati per la variante e alle mie affermazioni di realizzarla al vecchio costo di 25 milioni di euro replica che fa parte di un modo di pensare da imprenditore edile. Gli faccio presente che nel recente anniversario del centenario della strada di Erve abbiamo avuto un esempio di vero federalismo».

«Il commissario prefettizio aveva scritto al sindaco dell'epoca dicendogli di risolvere il problema per un'opera "faraonica", dovendo lavorare tra le rocce. Ebbene delle 200 mila vecchie lire dell'epoca ne furono spese 187 mila e la strada venne realizzata in quattro anni, con la contabilità esposta in un solo foglietto. Quanto al consiglio dei sottopassi, faccio presente che a Cisano non ci sono gli spazi necessari, lo ha ammesso lo stesso tecnico della Provincia Renato Stilliti».

Rocco Attinà

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