Madonna della Cornabusa
Pienone alle celebrazioni

In migliaia sabato sera 10 settembre hanno raggiunto il santuario della Beata Vergine Maria Addolorata della Cornabusa. Una lunga fiaccolata da Cepino, Berbenno, Costa Valle Imagna e da tutti i paesi della Valle.

In migliaia sabato sera 10 settembre hanno raggiunto il santuario della Beata Vergine Maria Addolorata della Cornabusa. Una lunga fiaccolata da Cepino, Berbenno, Costa Valle Imagna e da tutti i paesi della Valle.

Più di 5.000 fedeli che hanno raggiunto la grande grotta naturale per pregare davanti alla piccola statua dell'Addolorata. Sull'altare della grotta il rettore don Alessandro Locatelli ha presieduto il rito liturgico con i sacerdoti della Valle tra i quali don Roberto Belotti di Berbenno-Blello e Selino Alto, don Gianluca Salvi di Capizzone-Bedulita, don Pinuccio Leidi di Costa valle Imagna che lasceranno le parrocchie valdimagnine per altre paesi bergamaschi. Sull'altare per l'omelia il parroco dei costesi don Pinuccio che ha detto: «Celebrare questa solennità vuol dire soprattutto ringraziare la vergine perché tutto ciò che c'è in noi di bene viene anche da Lei e lei è lo stumento privilegiato attraverso il quale passono le grazie che arrivano a noi».

Don Pinuccio, continuando nella sua omelia ha lanciato un appello ai giovani valdimagnini: «Le nostre piccole comunità della valle Imagna oggi più di ieri hanno bisogno di giovani che investano la propria vita consapevolmente e radicalmente. Carissimi giovani della valle è importante che via assumiate non solo le responsabilità dell'oggi ma anche quella del domani accettando il rischio di servire i fratelli nella loro diversità mettendoli al primo posto attraverso le più svariate forme di responsabilità sociali, civili e politiche. Giovani formati alla scuola della vera politica, quella del bene comune. Le nostre comunità valdimagnine hanno bisogno di giovani che preghino, che non si vergognino di dirsi e di essere amici di Gesù e di sentirsi davvero quei gioiosi operai nella Vigna del Signore. La nostra valle ha bisogno di giovani che costruiscano le comunità nella generosità e nella gratuità fieri di appartenere a questa terra».

Domenica per tutta la giornata ancora tantissimi fedeli hanno raggiunto il santuario per partecipare alle funzioni religiose e per pregare davanti alla statua della Beata vergine Maria Addolorata ancora più bella e risplendete con la veste realizzata dalla santa Geltrude Comensoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA