Cartolandia, scatta la 21ª edizione
I temi: Riciclo, riuso e risparmio

E rieccoci qua, carichi come non mai dopo una meritata pausa estiva. Anche se in realtà noi di Cartolandia, questi mesi li abbiamo passati a mettere a puntino tutti i dettagli di questa, nuova, fantastica edizione: la numero 21 per essere precisi.

E rieccoci qua, carichi come non mai dopo una meritata pausa estiva. Anche se in realtà noi di Cartolandia, questi mesi li abbiamo passati a mettere a puntino tutti i dettagli di questa, nuova, fantastica edizione: la numero 21 per essere precisi.

Già, ne è passato di tempo da quando muovevamo timidamente i primi passi: ora Cartolandia è una macchina rodata in grado di muovere ogni anno centinaia di classi e migliaia di alunni. Lo spirito, però, rimane quello di sempre: curiosità, entusiasmo ed un occhio sulla realtà. Con temi, cioè, capaci di suscitare interesse perché frutto della vita di tutti i giorni. E allora per questa 21ª edizione, tocca alle tre R: «Riciclo, Riuso, Risparmio». Una dichiarazioni d'intenti, più che un tema.

«Quest'anno, il ventunesimo della sua serie, il mondo di Cartolandia comincia tutto per R: Riciclo, Riuso, Risparmio nel segno dell'attenzione per l'ambiente e con un occhio – perché no? – al salvadanaio» spiega Giorgio Gandola, direttore de L'Eco di Bergamo.

«Un bel titolo, che mi fa tornare alla memoria la mia infanzia, quando i giochi dovevano durare ben più di una stagione, e non solo loro: le cartelle per andare a scuola (mica c'erano gli zaini, allora), i pennini (e qui siamo nella preistoria pura), le scarpe e i vestiti che finivano ai fratelli più piccoli. Quando le cose non ce la facevano più, si aggiustavano, si riciclavano (appunto), si inventavano diverse, magari anche solo per gioco».

Cronache di un mondo che oggi (purtroppo) non c'è più: «Di sicuro ai miei tempi si stava più attenti, si risparmiava di più. A noi bambini veniva regalato un salvadanaio, di solito un bel porcellino, per le nostre monetine. Perché risparmio non vuol dire soltanto spegnere la luce quando non serve, o evitare docce di due ore: no, risparmio significa anche capire quanto vale il denaro, ricordare il lavoro necessario per guadagnarlo, la sua forza ma anche la sua fragilità. E allora, cari ragazzi: buon divertimento con questa nuova edizione di Cartolandia. Non fateci mancare il vostro affetto, la vostra gioia; e quegli occhi con il sorriso dentro, per illuminare sempre il mondo e il nostro cuore».

Come vedete, l'ambito d'azione di questo nuovo anno di Cartolandia è quanto mai vasto. Con il passare delle settimane entreremo come sempre maggiormente nel dettaglio, così da prepararvi a un'edizione che si annuncia ricca di sorprese e soprattutto partecipazione. Perché senza di voi Cartolandia può fare davvero poco.

Ma torniamo al tema che vi accompagnerà in questi mesi tra i banchi (a proposito, bentornati! E non fate quelle facce, sarà un anno alla grande) di scuola. Pensateci bene, è davvero interessante e soprattutto capace di offrire spunti di riflessione a 360 gradi. È difatti innegabile che una coscienza ecologica si stia diffondendo sempre di più, ma lo è altrettanto il fatto che di sprechi continuano ad essercene. Francamente troppi, verrebbe da dire.

E allora proveremo a spaziare insieme su temi come il riciclo, con tutte le sue varie implicazioni, il riuso (sicuri che tutto sia da buttare via una volta perso d'interesse?) e soprattutto il risparmio. Vedete, in tempi di crisi si sente sempre più la necessità di sacrifici, di tirare la cinghia.

Ma comportamenti attenti al risparmio - e quindi a non sprecare risorse di qualsiasi genere - non possono essere solo frutto di contingenze sfavorevoli: dobbiamo cioè far sì che diventino pratica quotidiana, perché nessuna risorsa è infinita. A cominciare dal mondo che ci ospita e che dobbiamo consegnare a chi verrà dopo di noi in condizioni migliori, e non depauperato delle sue ricchezze. La sfida comincia qui, dai banchi di scuola. Bentornati, ragazzi!

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