I «tagli» al trasporto pubblico
Pendolari, a rischio oltre 100 treni

Sono un centinaio i treni dei pendolari bergamaschi a rischio nel caso si confermassero i tagli della manovra. Al giorno, nelle principali linee su Bergamo (Treviglio, Carnate, Brescia) viaggiano 234 convogli: se l'idea è un dimezzamento, i calcoli sono fatti.

Sono un centinaio i treni dei pendolari bergamaschi a rischio nel caso venissero confermati i tagli ai trasferimenti contenuti nella manovra. Ogni giorno, difatti, nelle tre principali linee che insistono su Bergamo (Treviglio, Carnate e Brescia) viaggiano 234 convogli: considerato che la prospettiva è un loro dimezzamento, i calcoli sono belli che fatti.

I 234 treni sono così suddivisi: 104 sulla Treviglio-Milano, 70 sulla Palazzolo-Brescia e 60 sulla Carnate-Milano. Se le previsioni nefaste della manovra dovessero concretizzarsi, i treni diventerebbero poco meno di 120. Al giorno. Con tanti saluti ai quasi 57 mila passeggeri sulle tre linee.

Per riequilibrare i tagli agendo sul versante tariffario, servirebbero quindi aumenti ben superiori al 100 per cento. Senza contare che solo nel 2011 gli aumenti sono stati nell'ordine del 20-22 per cento.

Una situazione alla quale oggi il Pirellone proverà ad opporsi: a Roma c'è in agenda un confronto tra l'assessore Raffaele Cattaneo e la Commissione Infrastrutture della Camera.

Preoccupazione per gli annunciati tagli anche a Palafrizzoni, dove sempre oggi ci sarà un vertice con i Comuni dell'hinterland.

Ma c'è anche chi la pensa diversamente: «La Regione faccia vere gare» è l'invito di Marco Ponti, docente al Politecnico ed esperto di trasporti.

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