Certificati, verso l'eliminazione:
autocertificazione obbligatoria

Nei rapporti con la pubblica amministrazione i certificati saranno completamente eliminati e sostituiti dalle autocertificazioni. È quanto prevede una proposta normativa in corso di avanzata elaborazione. I certificati serviranno solo nei rapporti tra privati.

Nei rapporti con la pubblica amministrazione i certificati saranno completamente eliminati e sostituiti dalle autocertificazioni. È quanto prevede una proposta normativa in corso di avanzata elaborazione che, attraverso una serie di modifiche "chirurgiche" al Testo unico sulla documentazione amministrativa del 2000, farà compiere «un notevole salto di qualità nella regolamentazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese». È quanto sostiene il ministero della Funzione Pubblica, sottolineando che questa proposta è al tavolo Semplificazione di Palazzo Vidoni, istituito dal ministro Renato Brunetta in vista delle prossime iniziative di Governo a favore della crescita.

Le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione resteranno valide solo nei rapporti tra privati. Sui certificati da produrre ai soggetti privati sarà apposta, a pena di nullità, la dicitura «Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi».

Alle amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi verrà quindi lasciata solo la scelta fra acquisire d'ufficio le informazioni, i dati e documenti oppure accettare le autocertificazioni dei cittadini e delle imprese.

Anche per il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e le certificazioni antimafia, nulla sarà richiesto al cittadino e si dovrà procedere sempre all'acquisizione d'ufficio.

Inoltre, al fine di assicurare alla nuova disciplina quella effettività «che ha rappresentato il tallone d'Achille della riforma precedente», le amministrazioni certificanti dovranno individuare un ufficio responsabile per tutte le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto alle informazioni da parte delle amministrazioni procedenti.

Verrà infine allargata e meglio precisata l'area dei comportamenti che costituiscono violazioni dei doveri d'ufficio dei dipendenti pubblici. «E` lecito ritenere che le stringenti disposizioni di questo "pacchetto" consentiranno di portare a compimento il cammino intrapreso sin dal 1997 con le prime norme sull`autocertificazione: un cammino in salita, ma in costante progresso. Finalmente l`autocertificazione cederà il passo alla "decertificazione". Un risultato fino a poco fa impensabile», come osserva il ministero.

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