Burqua, accattonaggio e decenza
tolleranza zero ma con buon senso

È stato approvato in Giunta comunale, mercoledì 5 ottobre, il nuovo regolamento di polizia urbana (quello attuale è del 1961). Un testo influenzato da un modello «tolleranza zero» ma che, è stato garantito, sarà attuato con molto buon senso.

È stato approvato in Giunta comunale, mercoledì 5 ottobre, il nuovo regolamento di polizia urbana (quello attuale è del 1961). Un testo influenzato da un modello «tolleranza zero» ma che, è stato garantito, sarà attuato con molto buon senso. Ora il regolamento dovrà passare in Commissione e in Consiglio per diventare realtà.

Un paio di mesi fa c'era stato il primo passaggio in Giunta ed erano emersi già diversi articoli «caldi», che sono stati confermati. Non c'è stata nessuna correzione. E così ecco l'articolo 4 comma 5: «È vietato l'uso di qualunque mezzo, quale burqa, niqab o altro indumento o manufatto, finalizzato a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo».

La sanzione rientra in quelle previste dalla legge 152 del 1975 contro il terrorismo, ma il richiamo esplicito a burqa e niqab la dice lunga. In Consiglio si è però sottolineato che verrà usato molto buon senso e le sanzioni scatteranno soltanto in determinati casi, ovvero se la persona con il burqa si ostinerà a non farsi riconoscere.

Un'altra indiscrezione sul regolamento aveva sollevato polemiche anche a livello nazionale, ovvero il divieto di prendere il sole «in costume da bagno» nei parchi e nei giardini pubblici (lettera d dell'articolo 10). In realtà, sembra che non sarà proprio così, nel senso che sarà sanzionato (da 25 a 500 euro) soltanto chi indosserà costumi «contrari al pubblico decoro».

Altro tema caldo, la prostituzione, oggetto sempre dell'articolo 4. Due i commi specifici (il 2 e il 3): il primo fa riferimento al lato della domanda, vietando di fermarsi a trattare prestazioni «con soggetti che esercitano la prostituzione su strada» o che «per atteggiamento o modalità manifestino di esercitare tale attività». Sanzione da 75 a 500 euro.

Sul lato dell'offerta, si vietano quei comportamenti che «finalizzati ad esercitare la prostituzione, risultino pericolosi per la circolazione stradale in quanto atti a distrarre i conducenti dei veicoli, fermare e rallentare gli stessi». Idem per quei comportamenti che «con medesime finalità turbano il libero utilizzo degli spazi pubblici e la fruizione a cui sono destinati». Sanzione da 25 a 500 euro.

Uscite dalla porta, sono dunque rientrate dalla finestra. Dopo lo stop da parte della Corte costituzionale la scorsa primavera, le ordinanze antiaccattonaggio e antiprostituzione, tornano così sostanzialmente in vigore, assieme a tutta una serie di norme su convivenza civile, igiene e pubblico decoro.

Nei 31 articoli del testo ci sono fior di motivi di discussione. Chi chiede l'elemosina non potrà «avere atteggiamenti molesti nei confronti di altri soggetti, recando intralcio al traffico pedonale o veicolare». Quanto al vietato sdraiarsi per terra o bivaccare in piazze, strade, sotto i portici (dice niente Porta Nuova?) anche in questo caso saranno sanzionati soltanto i casi più eclatanti. Così come l'attività dei patiti dei pattini e dello skateboard non sarà consentita soltanto nel caso che siano potenzialmente pericolose per le persone nei pressi.

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