Palafrizzoni ai cittadini contro lo scalo:
«In due anni abbiamo fatto molte cose»

«Vicinanza ai cittadini che sopportano disagi», ma anche qualche distinguo e la volontà di ribadire «quanto fatto in due anni per ridurre l'impatto ambientale dell'aeroporto». Palafrizzoni dice la sua dopo la manifestazione di sabato.

«Vicinanza ai cittadini che da anni sopportano forti disagi», ma anche qualche distinguo e la volontà di ribadire «quanto fatto in due anni per ridurre l'impatto ambientale dell'aeroporto». Palafrizzoni dice la sua con un comunicato stampa. «Abbiamo ereditato una crescita di movimenti aerei che non ha precedenti: dal 2004 al 2009 i voli sono aumentati di ben 20 mila unità (al ritmo di 4.000 l'anno, più di 330 al mese) il tutto con un immobilismo assordante sulle misure per contrastare le pesanti ricadute ambientali sulla città. Non dimentichiamo, inoltre, che fu per volontà dell'amministrazione Bruni che nel 2006 non sono stati destinati 10 milioni di utili Sacbo ad interventi di mitigazione ambientale.

Nell'attesa della replica del centrosinistra, Palafrizzoni ricorda come «a luglio 2009 le centraline di rilevamento - Campagnola, Colognola e Canovine - hanno fatto registrare il valore massimo assoluto di tutti i tempi (rispettivamente 65, 63,3 e 62 decibel) e la Commissione aeroportuale, organo previsto da una legge del 1997, non era stata ancora in grado di definire le curve isofoniche». Poi arriva il centrodestra, e sperimenta la nuova rotta a Sud, quella che a Colognola non piace «ma che secondo i dati Arpa ha portato al miglioramento acustico di ben 11.550 persone, 10 mila nella sola Bergamo». Passo successivo, «l'approvazione delle curve isofoniche in meno di un anno e mezzo dal nostro insediamento: attese da più di un decennio e invocate in decine di documenti istituzionali e non. Un risultato che consentirà di contenere l'inquinamento acustico, avviare nuove procedure antirumore (come la ripartizione dei voli e il freno a nuovi notturni) e interventi di mitigazione ambientale a carico di Sacbo, oltre a limitare l'espansione urbanistica dei comuni confinanti. Palafrizzoni ricorda inoltre le «tre nuove importanti procedure antirumore ottenute in sede di Commissione aeroportuale: la virata anticipata il più possibile da Colognola, l'obbligo in via prioritaria per le partenze all'estremità della pista e infine la ripartizione di alcuni voli giornalieri ad Est. Oggi il numero di decolli in direzione di Bergamo è pari a quello di due anni fa». Con risultati migliori in termini di rumore, sempre secondo il Comune: «La centralina di Campagnola ha avuto una riduzione di oltre 2 decibel, quella di via Canovine di 4, mentre a Colognola la riduzione è stata più contenuta».

Per quanto riguarda il rapporto con i cittadini «non ci siamo mai sottratti al confronto, incontrando numerose volte i Comitati, la Circoscrizione e le associazioni, accogliendo ove possibile le istanze». È il caso «delle 2 campagne di misurazione dell'aria a Campagnola, mentre nel 2010 e 2011 ne sono state effettuate a Colognola». Inoltre, «per quanto riguarda la trasparenza, per la prima volta, tutti i dati richiesti e in possesso del Comune sono consultabili sul sito Internet».

La centralina di via Canovine verrà piazzata nella parte Sud di Colognola e per lo studio epidemiologico «ci siamo fatti interpreti assieme agli altri Comuni nei confronti della Regione per darvi corso». Di Piano in Piano, la stesura di quello di rischio aeroportuale è terminata: «Sarà portato all'approvazione del Consiglio comunale». Infine, i voli notturni: «Quei pochi che decollano verso Ovest per motivi di traffico o meteorologici sono più che dimezzati». Capitolo insonorizzazione: «Stiamo lavorando per consentire al più presto l'avvio degli interventi nelle abitazioni private e negli edifici scolastici ricadenti nelle curve isofoniche. È un obiettivo di straordinaria importanza per migliorare la vita dei cittadini. A tal fine abbiamo ottenuto ampie rassicurazioni e verificheremo che siano mantenute per importi significativi e con urgenza». Allo stesso tempo, Palafrizzoni si sta mobilitando «affinché le procedure antirumore fin qui descritte, e in particolare la nuova rotta, vengano fatte rispettare in maniera puntuale e rigorosa dagli enti preposti». Infine in qualità di soci Sacbo, «continueremo a portare avanti le istanze dei nostri cittadini: in particolare il rispetto delle curve isofoniche, la riduzione dei voli notturni, l'impiego di aerei meno rumorosi oltre alla valutazione di possibili alleanze strategiche che consentano lo sgravio di impatti su altri scali. Auspichiamo che anche gli altri soci ? soprattutto quelli bergamaschi ? condividano le nostre valutazioni e operino con grande e crescente impegno per garantire un corretto equilibrio fra le esigenze di gestione dell'aeroporto e la tutela della necessaria qualità di vita dei residenti».

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