«Io, infermieria in prima linea»
32enne di Gorno per Emergency

Prossima meta Sicilia, a visitare e curare i migranti che lavorano come raccoglitori nelle serre del ragusano. È il suo lavoro, fa l'infermiera, e questa volta lo eserciterà a bordo di un autobus-ambulatorio. Nadia Zanotti, 32 anni di Gorno, lavora per Emergency.

Prossima meta Sicilia, a visitare e curare i migranti che lavorano come raccoglitori nelle serre del ragusano. È il suo lavoro, fa l'infermiera, e questa volta lo eserciterà a bordo di un autobus su cui sono stati allestiti due ambulatori.

Nadia Zanotti, 32 anni di Gorno, da qualche anno lavora per Emergency: è con questa organizzazione (decisamente non governativa) che sta girando il mondo e portando assistenza sanitaria a chi, senza Emergency, non potrebbe nemmeno sognarsela.

«Ho lavorato cinque anni in sala operatoria agli Ospedali Riuniti - racconta Nadia -. A un certo punto mi sono resa conto che vedevo grandi quantità di cuori, intestini e organi vari ma che mi mancava un contatto umano. Negli ultimi tempi addirittura mi dispiaceva quando vedevo i pazienti addormentarsi».

È così che ha deciso di mandare il curriculum a Emergency, in cerca di qualcosa di diverso. «Era il gennaio 2008 – continua -. Prima di allora non avevo mai fatto viaggi particolari se non per vacanza e, improvvisamente, mi sono ritrovata catapultata in Sudan. Mi avevano scelto per lavorare nell'ospedale di cardiochirurgia realizzato da Emergency a Khartoum».

Adesso Nadia sta per partire di nuovo. «Sono contenta del mio lavoro - conclude - e ovunque andiamo Emergency è benvoluta. Certo è strano quando torno a casa, dopo aver visto certe situazioni i valori e le priorità cambiano». E un pensiero va sempre a Francesco, l'operatore di Emergency rapito ad agosto in Darfur e ancora sotto sequestro.

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