Infortunio sul lavoro a Casazza
Muore un 62enne di Urgnano

Un operaio di 62 anni di Urgnano, Emilio Moroni, è morto a causa di un incidente sul lavoro nel cantiere della casa di riposo di Casazza. Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, il 62enne è stato colpito da un cassone di calcestruzzo sganciatosi da un'altezza di due metri.

Un operaio di 62 anni di Urgnano, Emilio Moroni, è morto a causa di un incidente sul lavoro nel cantiere della casa di riposo-centro diurno per anziani di Casazza. Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, il 62enne è stato colpito da un cassone di calcestruzzo sganciatosi da un'altezza di due metri.

L'operaio, dipendente della ditta di costruzioni Begnini di Urgnano, stava lavorando nei pressi del parcheggio del cantiere della casa di riposo della Fondazione Piccinelli di Scanzo: aveva agganciato a una fune il cassone, pesante un migliaio di kg, e aveva dato l'ok al gruista per sollevarlo, ma - per cause ancora in fase di accertamento - il cassone si è sganciato da un'altezza di due metri e ha colpito il 62enne a un fianco.

Le sue condizioni si sono subito rivelate gravissime, l'operaio è stato soccorso dall'eliambulanza del 118 e trasportato d'urgenza ai Riuniti di Bergamo, ma il quadro clinico del 62enne è parso subito disperato: si è tentato di operarlo, ma l'operaio è morto durante l'intervento chirurgico.

L'infortunio sul lavoro è successo verso le 10,30 di sabato 12 novembre in via Prato Pieve. Sul posto anche i carabinieri di Casazza e i tecnici dell'Asl di Trescore Balneario che dovranno chiarire esattamente le cause dell'incidente. La salma del 62enne ora si trova nella camera mortuaria dei Riuniti in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria. Non è stata dunque ancora fissata la data dei funerali.

Emilio Moroni, originario di Azzano San Paolo, abitava in via Don Fadini 4, in una cascina in campagna. Fino a 5-6 anni fa lavorava nel mondo ortofrutticolo a Celadina, poi aveva cambiato occupazione diventado operaio. Moroni lascia la moglie Maria Vitali e quattro figli, Flavio, Marzia, Francesca e Gensj. I quattro fratelli e la madre ultraottantenne abitano ancora ad Azzano.

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