Val Brembana: aiuti antisprechi
ai piccoli negozi che sopravvivono

La Comunità montana Valle Brembana corre in aiuto di negozi, bar, ristoranti, alberghi e artigiani, piccoli e di montagna. Attività, quelle dei negozi, che da qualche tempo devono fare i conti con la crisi e la concorrenza della grande distribuzione.

La Comunità montana Valle Brembana corre in aiuto di negozi, bar, ristoranti, alberghi e artigiani, piccoli e di montagna. Attività, quelle dei negozi, che da qualche tempo devono fare i conti con la crisi e la concorrenza della grande distribuzione.

Tanto che da anni, e da più parti, si invocano, per le realtà commerciali di montagna, anche le agevolazioni fiscali. Purtroppo mai arrivate. Così i negozi spesso chiudono lasciando senza un servizio le comunità. «Questo aiuto l'ho voluto soprattutto io - precisa il presidente della Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni -. I piccoli negozi sono un servizio fondamentale per le comunità di montagna».

Nel Piano integrato di sviluppo locale (Pils), finanziato dalla Regione, infatti, 500 mila euro andranno a sostenere negozi, bar, alberghi e artigiani (per un contributo massimo probabile del 50-70% su interventi non superiori a diecimila euro). Con una precisa destinazione: saranno finanziati i lavori finalizzati a migliorare l'efficienza energetica. Dal riscaldamento agli strumenti, per esempio l'acquisto di attrezzature a risparmio energetico.

«Anche questa azione - spiega Mazzoleni - rientra nel progetto vallare volto alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, quindi nel Patto dei sindaci dell'Unione europea». In concreto ogni commerciante dovrà presentare un progetto che sarà poi vagliato dai tecnici della Comunità montana. Criterio fondamentale sarà la «montanità» del negozio: ovvero l'altitudine e la distanza, per esempio, dai centri commerciali.

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