Arlecchino in piazzale degli Alpini
La statua ha finalmente una casa

La statua di Arlecchino ha trovato il suo posto nel mondo. Dopo aver riposato per sei anni nel cortile della Provincia di Bergamo, ora fa bella mostra di sé all'ingresso della città in piazzale degli Alpini. L'inaugurazione sabato 26 novembre.

La statua di Arlecchino ha trovato il suo posto nel mondo. Dopo aver riposato per sei anni nel cortile della Provincia di Bergamo, ora fa bella mostra di sé all'ingresso della città in piazzale degli Alpini. L'inaugurazione sabato 26 novembre. La statua è stata sistemata sopra un basamento di arabescato orobico: «Dà il benvenuto a chi arriva - ha affermato il sindaco Franco Tentorio - con il suo sorriso e le forme aggraziate».

Presenti alla cerimonia anche il duca di Piazza Pontida, Bruno Agazzi, l'assessore comunale ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli e l'assessore alla Cultura della Provincia Giovanni Milesi che hanno ricordato l'importanza di Arlecchino come simbolo della tradizione bergamasca che supera anche i confini nazionali.

La collocazione di Arlecchino è stata un tormentone estivo. La «casa» (definitiva, nelle intenzioni) per la statua di Mario Gotti - itinerante da quando il Ducato di Piazza Pontida l'ha donata alla città (2002), fino collocazione «provvisoria» nel cortile del palazzo della Provincia - era stata individuata con l'accordo degli enti coinvolti (Ducato, Comune e Provincia, appunto) nei giardini di largo Gavazzeni, a destra del Teatro Donizetti.

Desiderio del Ducato, infatti, dopo che la collocazione in largo Rezzara era sfumata (a suon di carte bollate da parte dell'autore della fontana che non gradiva la «contaminazione» con l'Arlecchino), era sempre stato che la statua rimanesse in centro città, «in modo che tutti i bergamaschi potessero vederla».

Dopo diverse ipotesi, è sfumata anche quella di largo Gavazzeni. Alla fine, finalmente, si è deciso per il piazzale degli Alpini.

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