Contributi alle Università
Bergamo fanalino di coda

All'Università di Brescia, per 14.512 studenti, lo Stato mette sul piatto un finanziamento ordinario di oltre 65 milioni di euro. A Bergamo invece, per 14.729 studenti, 200 in più, l'Università riceve la metà, poco più di 35 milioni.

All'Università di Brescia, per 14.512 studenti, il governo mette sul piatto un finanziamento ordinario di oltre 65 milioni di euro. E ogni studente paga 1.172 euro di tasse. A Bergamo invece, per una manciata di qualche centinaia di studenti in più, 14.729, l'Università riceve dallo Stato la metà dei contributi, poco più di 35 milioni di euro, e richiede agli studenti in media 883 euro di tasse ogni anno.

E la situazione non va meglio per Bergamo neppure se, lasciata la storica rivalità che divide con i cugini bresciani, si prende come elemento di paragone Pavia, Varese, o fuori dai confini lombardi, Padova e magari Torino. Il risultato non cambia. Mai.

L'Università degli studi di Bergamo è in assoluto l'ateneo che in tutto il Nord Italia può vantare due record: quello di essere la meno finanziata dallo Stato e pure quello di richiedere meno contributi agli studenti. Praticamente un caso a livello nazionale: in media gli atenei infatti ricevono circa 4 mila euro dallo Stato per ogni studente attraverso il Fondo di finanziamento ordinario e richiedono una contribuzione studentesca intorno ai 1.200 euro all'anno.

È quanto emerge dai dati del Miur (rielaborati dall'Ufficio Rettorato e riportati qui a fianco) sugli atenei del Nord Italia in cui si raffronta il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), le entrate da contribuzione studentesca e il numero di iscritti nel 2010. Il risultato non cambia: da qualunque parte la si legge non ci batte (purtroppo) nessuno.

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